Utilizzo della procedura TARES


UTILIZZO DELLA PROCEDURA TA.R.ES. - APKAPPA srl

Elenco delle operazioni da effettuarsi sequenzialmente al fine di poter utilizzare

correttamente l’applicativo e di raggiungere al più presto i risultati desiderati.

$In ROSSO sono evidenziate le operazioni OBBLIGATORIE da eseguirsi ogni anno.

 

PREMESSA                                                                Edizione del 18-11-2013

 

La banca dati TARES è composta essenzialmente da 4 archivi: Anagrafica contribuenti, Pratiche, Ruoli storici e Versamenti.

L’archivio Anagrafica contribuenti, unico per tutti gli anni, è costituito dai soli dati anagrafici di ogni contribuente.

L’archivio Pratiche, distinto per ogni anno, è costituito dai dati contabili delle denunce.

Negli anni antecedenti il 2013 le denunce conterranno i dati TARSU o TIA.

L’archivio Ruolo storico, rappresenta una fotografia ad un determinato momento della situazione delle pratiche TARES.

L’archivio Versamenti, distinto per ogni anno, è costituito dai dati contabili dei versamenti sia ordinari che violazioni.

 

La banca dati Anagrafe cittadini è composta dai cittadini in Attesa di Iscrizione, dai Residenti e dagli AIRE, comprensiva di Deceduti, Irreperibili, Emigrati e Cambi di residenza.

Si evidenzia inoltre che il collegamento Tributi-Anagrafe è possibile anche con software di altre ditte concorrenti. In tali situazioni è necessario che il software dell’Anagrafe esporti i dati su un tracciato record specifico denominato “CITTAD”.

Per le specifiche tecniche vedere la documentazione specifica denominata “Collegamento Anagrafe-Tributi.doc”.

 

Si evidenzia che l’Anagrafe cittadini e la TARES sono due banche dati disgiunte e completamente indipendenti fra loro sia come anagrafica contribuenti che come stradario che come tabella comuni e città estere.

La ricerca fra Tributi e Anagrafe avviene in diversi modi:

-prima per codice fiscale;

-se non trovato per cognome-nome e data di nascita;

-se non trovato solo per cognome e data di nascita (grazie alla quale si aggira il problema dei doppi nomi ma va in tilt nel caso di gemelli);

-se non trovato solo per cognome e nome e come risultato deve essere individuato un solo nominativo. Quest’ultima ricerca può risultare pericolosa anche se permette di aiutare l’operatore in diverse occasioni.

Gli ultimi 2 tipi di ricerca non vengono applicati nel caso il file dell’anagrafe contenga più 20.000 record e si stia effettuando un’elaborazione massiva, per evitare tempi di elaborazione troppo lunghi (non valido se modalità DEBUG attiva).

 

E’ necessario che i codici fiscali dell’Anagrafe siano i medesimi dei Tributi altrimenti tutte le successive operazioni potranno non andare a buon fine. Per tale motivo l’ufficio di Anagrafe dovrà provvedere all’aggiornamento dell’Anagrafe Tributaria del Ministero delle Finanze attraverso l’utilizzo del SIATEL.

 

Metodologia di lavoro

SOMMARIO

 

A) Impostazione delle tabelle e dei dati generali

1.        Tabella comuni e città estere

2.        Tabella vie

3.        Tabella dati generali

4.        Tabella tariffe

5.        Tabella riduzioni tariffe

6.        Tabella tariffe dei servizi indivisibili

7.        $ Applicazione tariffa dei servizi indivisibili: primo impianto

B) Collegamento Tributi-Anagrafe

8.        $ Esportazione dati da Anagrafe

9.        Importazione dati Anagrafe nei Tributi

10.        Famiglie AIRE, conviventi e residenti

11.        Gestione delle ditte individuali

C) Impostazione delle denunce

12.        $ Come caricare le denunce: le 3 regole da rispettare

13.        Come trovare più abitazioni caricate in un unico quadro

14.        $ Contribuenti intestatari di più abitazioni

15.        Contribuenti intestatari solo di garage

16.        Che tariffa applicare ai garage

17.        Come caricare le superfici delle attività

18.        Aree scoperte delle attività

19.        Contribuenti intestatari sia di una abitazione che di una ditta

20.        Superficie tassabile pari all’80% di quella catastale

D) Bonifica banca dati

21.        $ Riclassificazione delle tariffe delle attività

22.        $ Switch-off delle vecchie tariffe

23.        $ Riordino dei codici tariffa e dei codici riduzione

24.        $ Denunce con tariffa esente

25.        Allineamento tabella vie fra Anagrafe e Tributi

26.        Riporto variazioni anagrafiche da Anagrafe a Tributi

27.        $ Confronto Anagrafe-TARES per scoperta evasori totali e incoerenze

28.        $ Contribuenti deceduti

29.        $ Contribuenti emigrati

30.        $ Contribuenti irreperibili

31.        $ Riporto n. occupanti da Anagrafe a TARES

32.        Creazione suppletivo a conguaglio per cambio occupanti in corso d’anno

33.        $ Assegnazione n. occupanti ai non residenti e ai locali tenuti a disposizione

34.        Eliminazione riduzione per singolo occupante

35.        Passaggio da mesi a giorni

36.        Addebiti e accrediti generici

E) Incoerenze

37.        Verifica dell’attendibilità dei dati dell’Anagrafe

38.        Contribuenti con codice fiscale errato

39.        $ Contribuenti con residenza errata

40.        Come trovare contribuenti con indirizzi errati

41.        Come trovare contribuenti con indirizzi assenti o civici errati

42.        Utenze non domestiche con indicazione degli occupanti

43.        $ Abitazioni senza indicazione degli occupanti

44.        Contribuenti che non hanno più diritto alla riduzione per singolo occupante

45.        Contribuenti che avrebbero diritto alla riduzione per singolo occupante

46.        Abitazioni con più di 6 occupanti

47.        Abitazioni con numero occupanti negativo

48.        Monolocale con troppi occupanti

49.        Denunce prive della tariffa per servizi indivisibili

50.        $ Abitazioni prive dei mq.

51.        $ Contribuenti con importi a credito

F) Gestione casistiche particolari

52.        $ Locali tenuti a disposizione

53.        $ Più nuclei famigliari abitanti nella stessa casa

54.        $ Gestione manuale degli occupanti

55.        $ Verifica periodica dei casi gestiti a mano

G) Simulazione del gettito

56.        Simulazione delle tariffe con altro software

57.        Gettito denunce distinto per categoria

58.        Gestione delle riduzioni nella simulazione

59.        Come compilare il foglio di excel della simulazione

60.        Costi di gestione

61.        Coefficienti Ka, Kb, Kc, Kd

62.        Imputazione dei mq. distinti per categoria

63.        Come cambiare il risultato della simulazione

64.        Importi tariffe unitarie per mq. e per occupante

65.        $ Confronto 2012 con 2013

66.        Incidenza della tassa fra utenze domestiche e non

67.        Applicazione delle nuove tariffe al programma

68.        Esempi specifici per gli amministratori

69.        Esempi generici per gli amministratori

70.        Tariffe non previste

71.        Cosa fare se a consuntivo gli introiti saranno diversi da quelli preventivati

H) Gestione degli anni passati

72.        Suppletivi TRSU

73.        Comuni italiani già a TIA

 

A) Impostazione delle tabelle e dei dati generali

 

1.Tabella comuni e città estere

(Tabelle Territoriali Comuni)

Verificare che non esista il comune intestatario della licenza caricato più volte in modo differente (ad esempio Reggio Emilia e Reggio nell’Emilia, Rodengo-Saiano con e senza trattino) altrimenti la procedura non riesce a distinguere correttamente i contribuenti residenti da quelli non residenti.

L’operazione è obbligatoria per quei comuni che hanno nomi particolari ovvero contenenti apostrofi, trattini o diciture del tipo “San” o “S.”.

Qualora alcuni comuni fossero presenti più volte, utilizzare la funzione “Tabelle Territoriali Procedure di servizio Unificazione comuni” per procedere alla eliminazione dei doppioni.

 

2.Tabella vie

(Tabelle Territoriali Stradario)

Verificare che le descrizioni delle vie siano identiche fra Anagrafe e Tributi altrimenti l’operazione di riporto variazioni da Anagrafe risulterà lunga e faticosa.

Inoltre verificare che il nome di ricerca di ogni via si coerente e univoco. Oltre ad un controllo visivo di tutte le vie, sfruttare anche la funzione “Tabelle Territoriali Procedure di servizio Controllo coerenza via di ricerca”.

Si ricorda che se il nome di ricerca non è impostato in modo corretto (sempre presente, univoco, etc.), le importazioni di file esterni vengono inibite (ad esempio catasto UTE).

Qualora alcune vie fossero presenti più volte, utilizzare la funzione “Tabelle Territoriali Procedure di servizio Unificazione vie” per procedere alla eliminazione dei doppioni.

 

3.Tabella dati generali

(Tributi TARES Tabelle Dati generali)

Nell’anno 2013 non applicare ne l’IVA ne l’ECA e indicare come aliquota IVA/addizionale ECA lo zero per cento.

Impostare riscossione diretta e non tramite Equitalia.

Impostare giorni invece che mesi (modificare in modo opportuno anche il regolamento comunale) ed eseguire immediatamente l’apposita voce di menù esistente nelle procedure di servizio denominata “Passaggio da mesi a giorni”.

Si ricorda che la TARES è un’entrata tributaria e non un’entrata patrimoniale.

 

Il passaggio da TARSU/TIA a TARES contempla anche il passaggio della riscossione tramite Equitalia a quella diretta: dato che il regolamento deve essere riscritto, è una buona occasione per valutare di portare il numero di rate da 4 a 2 e di prevedere la rateizzazione fino a 4 rate solo per importi superiori ai 1.000,00 euro.

Si consiglia inoltre di applicare le spese di spedizione a carico del contribuente. Anziché evidenziarle nell’avviso di pagamento (Tributi TARES Procedure di servizio Assegnazione spese di spedizione), inserirle solo nel Piano Finanziario assieme agli altri costi di gestione. Così facendo si recuperano gli stessi soldi ma si evita qualsiasi polemica o strumentalizzazione da parte dei cittadini o della minoranza.

 

4.Tabella tariffe

(Tributi TARES Tabelle Tariffe mq. e occupanti)

Nel caso di tariffe non domestiche, barrare il campo “Tariffa per usi non domestici”. Il flag è di notevole importanza in diverse elaborazioni.

[15.05.2013] Nel caso di tariffa domestica, usare come metodo di calcolo “[x] Mq / (o) In base agli occupanti” e “[x] Occupanti / (o) Persona” e caricare le tariffe unitarie nel bottone <Tariffe x occupante>.

Nel bottone <Tariffe x occupante> caricare una riga per ogni combinazione di occupante.

Non è necessario caricare gli occupanti maggiori di 6 perché per tali casistiche il programma prende automaticamente le tariffe dei 6 occupanti durante il calcolo del dovuto.

 

Nel caso di tariffa non domestica, barrare come metodo di calcolo “[x] Mq / (o) Importo unitario” e caricare la tariffa al mq. come somma della parte fissa più la parte variabile. Indicare poi nell’apposito campo la tariffa specifica per la quota variabile.

 

Indicare le coordinate delle celle del “Simulatore delle tariffe” in excel: così facendo il caricamento delle tariffe risulterà semplice e veloce.

 

Per le utenze domestiche, è possibile affrontare il problema delle variazioni anagrafiche in diversi modi:

-prendere quelle reali risultanti all’anagrafe (consigliato, viene gestito automaticamente dalla procedura);

-prendere quelle reali obbligando il contribuente a comunicarle al comune (è il caso di regolamenti comunali non funzionali e solitamente di uffici Tributi e Demografici gestiti da software-house diverse che non dialogano fra loro);

-prendere la situazione al 1° gennaio o ad una determinata data (riduce le incombenze dell’ufficio Tributi ma sicuramente non rappresenta una gestione fiscale corretta). In questo caso è necessario impostare il campo “Calcolo del dovuto in base agli occupanti alla data gg.mm.aaaa”.

 

Consiglio: anche se il simulatore delle tariffe calcola le tariffe con 6 decimali, si suggerisce di arrotondare al 2° decimale, specificandolo nel regolamento comunale. Così facendo i calcoli risulteranno più semplici, facilitando eventuali conteggi manuali e le relative spiegazioni durante il servizio di sportello al pubblico.

Dal punto di vista contabile le differenze sul gettito complessivo risulteranno essere impercettibili.

 

5.Tabella riduzioni tariffe

(Tributi TARES Tabelle Riduzioni tariffe)

Caricare eventuali riduzioni previste dal regolamento (unico occupante, occupazioni stagionali, fabbricati rurali, cassonetto lontano, compostaggio, smaltimento in proprio rifiuti speciali, famiglie con problemi economici, attività non a scopo di lucro, etc.) (commi 15, 16, 17, 18 e 19, art. 14).

 

Limite: il programma permette di applicare ad ogni locale una sola riduzione. Cosa fare nel caso le riduzioni da applicare debbano essere più di una?

Le soluzioni percorribili sono 2:

-creare una nuova riduzione con la somma delle due riduzioni.

Per somma non si intende la somma matematica ma quel numero che indicato in percentuale porta allo stesso risultato ovvero

p3 = p1 + ( (100 - p1) x p2 / 100 )

dove p1 e p2 sono le due percentuali di sconto iniziali e p3 è la combinazione delle due;

-creare una nuova tariffa già ridotta e poi applicare sulla denuncia l’altra riduzione (è anche l’unica strada percorribile nel caso le riduzioni abbiano tipologia diversa ovvero una calcolata sia sulla parte fissa che variabile e l’altra calcolata solo sulla parte variabile).

[08.11.2013] Così facendo la riduzione applicata ai servizi indivisibili risulterà errata perché parziale in quanto ne verrà applicata una sola. La soluzione consiste nel creare una nuova tariffa dei servizi indivisibili già ridotta.

 

[08.11.2013] Se una riduzione si applica solo sulla quota variabile, che riduzione applicare alla maggiorazione per servizi indivisibili? Dato che la normativa non lo chiarisce, la cosa più semplice è di applicarla integralmente.

Nel caso delle utenze non domestiche è possibile fare un proporzione della quota variabile rispetto alla tariffa complessiva e applicare la percentuale ottenuta alla percentuale in questione.

Esempio:

Tariffa utenza non domestica = 1,00 euro parte fissa e 3,00 euro parte variabile

Mq. tassati = 100

Dovuto = 100 x 1,00 + 100 x 3,00 = 400,00 euro

Applico riduzione 50% solo su parte variabile.

Dovuto = 100,00 x 1,00 + 100 x 1,50 = 250,00 euro

 

Qual’è quella percentuale che applicata su tutto mi da lo stesso risultato? La risposta è 37,50%

Per calcolarla procedere nel seguente modo:

calcolare la proporzione della quota variabile rispetto alla tariffa complessiva

3 / 4 = y / 100   à   y = 3 x 100 / 4   à   y = 75%

applicare la % ottenuta alla % in questione

il 75% di 50% è 37,50%

 

La formula finale sarà quindi la seguente:

RT = ( (RF x TF) + (RV x TV) ) / (TF + TV)

Dove:

RT = riduzione totale

RF = riduzione su parte fissa

TF = tariffa parte fissa

RV = riduzione su parte variabile

TV = tariffa parte variabile

 

Conclusione:

nella pratica TARES indicare la solita tariffa per la tassa, indicare la solita tariffa per i servizi indivisibili, come riduzione indicare un codice nuovo avente come percentuale il 37,50% su tutto.

Così facendo la tassa sarà 250,00 euro (100 x 0,625 + 100 x 1,875)

e i servizi indivisibili saranno 18,75 euro (100 x 0,30 x 37,5 / 100)

 

[22.10.2013] Qualora alcune riduzione sono state soppresse dalla normativa o dall’amministrazione comunale, ma non si vuole eliminarle dalle denunce perché la probabilità che vengano riapplicate è alta, le soluzioni percorribili sono 3:

1)nella tabella riduzioni eliminare l’anno (scelta consigliata).

Nell’avviso di pagamento uscirà solo la descrizione della tariffa (giusto).

Unico limite è la stampa del gettito: la denuncia verrà conteggiata solo se non viene spuntato “[x] Distinto fra tariffa base e tariffa ridotta”.

2)nella tabella riduzioni lasciare l’anno ma azzerare la % e cambiare la descrizione.

Nell’avviso di pagamento uscirà la descrizione della tariffa, nessuna % di riduzione (giusto) e la descrizione della riduzione (motivo per cui si deve cambiare).

Lasciare la descrizione completamente in bianco vuol dire che erroneamente nelle stampe degli anni passati non comparirà più.

La stampa del gettito funziona.

3)eseguire la riclassificazione tariffe spostando la riduzione nel sottoraggruppamento o altro campo.

Così facendo si mantiene l’informazione e se un domani dovesse servire si effettuerà l’operazione inversa.

In ogni caso nella tabella riduzioni eliminare l’anno.

 

6.Tabella tariffe dei servizi indivisibili

(Tributi TARES Tabelle Tariffe servizi indivisibili)

Tariffa di 0,30 euro per i servizi indivisi (comma 13, art. 14).

La tabella viene precaricata automaticamente durante l’installazione della release 13.2.0 o successiva.

Si consiglia di portarla a 0,40 euro (limite massimo della normativa), al fine di coprire parzialmente la scomparsa dell’addizionale ECA.

Per l’anno 2013 non è possibile aumentare la tariffa per i servizi indivisibili (comma 2, lettera f), art. 10, D.L. 08.04.2013, n.35).

 

7.$ Applicazione tariffa dei servizi indivisibili: primo impianto

(Tributi TARES Procedure di servizio Riclassificazione tariffe)

Applicazione automatica a tutte le denunce esistenti della maggiorazione di 0,30 euro per mq. per la copertura dei costi relativi a servizi indivisibili.

E’ gestito anche il caso in cui il comune voglia graduarla in ragione della tipologia dell’immobile e della zona ove è ubicato: sarà sufficiente impostare la tariffa oppure la via durante l’esecuzione della funzione in oggetto.

 

B) Collegamento Tributi-Anagrafe

 

8.$ Esportazione dati da Anagrafe

(Anagrafe Esportazione dati da Anagrafe)

Il collegamento Tributi-Anagrafe non avviene in tempo reale ovvero è necessario procedere periodicamente all’esportazione dei dati dall’anagrafe.

Si consiglia di effettuare l’esportazione una volta al mese o almeno 1-2 volte all’anno, prima dell’emissione della bollettazione TARES.

Si consiglia inoltre di effettuare l’esportazione e la successiva importazione in modalità “silente” ovvero di pianificarla tutte le notti all’interno dell’esecuzione automatica del server, così da non avere più alcuna preoccupazione.

Per le modalità operative vedere la documentazione specifica fornita dalla software-house che ha informatizzato i demografici.

 

9.Importazione dati Anagrafe nei Tributi

(Contribuenti Collegamento anagrafe Importazione anagrafe)

Una volta esportati i dati dall’anagrafe è necessario procedere all’importazione degli stessi all’interno dei tributi.

A seconda del software in uso dall’anagrafe (Studio K, Maggioli, Saga, etc.), si dovrà procedere in modo diverso.

Si ricorda che ad oggi il collegamento con l’anagrafe Studio K non considera i cittadini in attesa di iscrizione mentre con Maggioli il problema non sussiste (sia Demos che @Demos che J-Demos).

A titolo informativo, le software-house che hanno realizzato il collegamento con i ns. tributi sono: Maggioli, Saga, Sipal, Sintecop, Halley, Golem, Advanced Systems, Scap Sistemi, Etruria, Omnia Systems e Tinn.

 

10.Famiglie AIRE, conviventi e residenti

E’ possibile che lo stesso numero di famiglia venga attribuito a famiglie diverse: è il caso delle famiglie AIRE oppure di quelle conviventi (ad esempio case di riposo, caserme, conventi, etc.).

Per tale motivo è necessario che durante l’export per i tributi venga messo un apposito suffisso per tenerle distinte altrimenti il numero degli occupanti di tali famiglie risulterà completamente errato perché composto dalla somma di più nuclei famigliari.

Nel caso di Studio K i suffissi utilizzati sono: FE=famiglia AIRE, FC=famiglia convivente, FI=famiglia residente.

Qualora il comune utilizzi un software diverso dal ns., è necessario verificare che siano stati adottati gli stessi accorgimenti nel programma di esportazione.

 

11.Gestione delle ditte individuali

(Contribuenti Elenco contribuenti)

Le ditte individuali sono spesso caricate con il codice fiscale della persona fisica. Per evitare che i dati anagrafici del contribuente vengano cambiati accidentalmente con quelli dell’Anagrafe, è obbligatorio barrare il campo “Non aggiornare mai con i dati dell’Anagrafe” esistente nella 2° pagina della maschera dei contribuenti.

Per individuare le posizioni da rivedere, effettuare la stampa elenco contribuenti impostando come parametri “Almeno un tributo”, “Esercizio in corso” e soprattutto “Tipo soggetto uguale ditta individuale” ovvero contribuenti aventi codice fiscale lungo 16 e partita IVA compilata.

 

C) Impostazione delle denunce

 

12.$ Come caricare le denunce: le 3 regole da rispettare

(Tributi TARES Pratiche)

Per una corretta gestione della TARES è per poter sfruttare al meglio tutti gli automatismi del programma, è necessario rispettare il più possibile le seguenti 3 regole:

I)ogni denuncia deve essere intestata all’effettivo occupante altrimenti si rischia che il calcolo del numero degli occupanti debba avvenire manualmente. Qualora si voglia inviare l’avviso di pagamento a persona diversa è necessario compilare il recapito del contribuente intestatario della denuncia, esistente nella 2° pagina dell’anagrafica contribuenti (ad esempio il padre che paga per il figlio);

II)reperire i dati catastali di ogni immobile e caricarli su ogni denuncia altrimenti si rischia che il recupero dell’80% della superficie catastale debba avvenire manualmente.

Qualora il comune non abbia il tempo per caricare manualmente i dati catastali, è possibile delegare l’attività a Studio K (vedi documentazione specifica “Servizio di riporto dati catastali nella TARES.doc”);

III)caricare una denuncia per ogni unità immobiliare, anche se la tariffa applicata è la medesima (ad esempio abitazione e garage tenerli distinti). Ormai è assodato che l’unità di misura minima è l’unità immobiliare iscritta a catasto.

Qualora il comune non abbia il tempo di “spaccare” le denunce, è possibile delegare l’attività a Studio K (vedi documentazione specifica “Servizio di riporto dati catastali nella TARES.doc” che oltre a riportare i dati catastali crea una denuncia per ogni garage);

 

Nel caso in cui un’unica unità immobiliare sia stata caricata su più denunce perché aventi destinazioni d’uso diverse (ad esempio negozio + showroom + magazzino), per evitare che il collegamento con il catasto metrico vada in tilt, caricare gli stessi dati catastali su tutte le denunce e, ad eccezione di quella principale, barrare il campo “Non inviare”.

 

Nel caso di abitazioni composte da più unità immobiliari dove l’Agenzia del Territorio non permette il riaccatastamento in una sola (ad esempio cucina e camera abbinati ad un subalterno e bagno e un’altra camera abbinati ad un altro subalterno), caricare un’unica denuncia con i mq. complessivi e indicare i dati catastali di una qualsiasi delle due unità immobiliari. Non è la soluzione ottimale ma è l’unica che garantisce che la tariffa variabile legata agli occupanti venga applicata una sola volta. Soluzione alternativa è di avere una tariffa specifica tipo quella dei garage.

 

13.Come trovare più abitazioni caricate in un unico quadro

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

E’ possibile che abitazioni diverse siano state caricate come somma delle 2 superfici (case coloniali, case bifamigliari, appartamenti contigui in condomini, etc.) quando gli occupanti appartengono a famiglie unite da parentela (ad esempio famiglia del padre e famiglia del figlio). Tali casistiche sono da scindere in denunce distinte altrimenti il calcolo del dovuto risulta errato.

I nominativi dovrebbero venire elencati nella stampa confronto Anagrafe-Tributi per scoperta evasori oppure effettuando la stampa “elenco denunce” con tariffa “Abitazioni” e superficie maggiore di 200 mq. (in quest’ultimo caso compariranno anche dei falsi positivi come ad esempio le ville).

 

14.$ Contribuenti intestatari di più abitazioni

(Tributi TARES Stampe Incoerenze Denunce promiscue)

Rivedere i contribuenti a cui sono intestate più abitazioni sulla stessa denuncia altrimenti il riporto degli occupanti dall’Anagrafe riporterà erroneamente gli occupanti su entrambe le denunce.

[30.08.2013] L’operazione risulta obbligatoria per i contribuenti residenti e facoltativa per quelli non residenti, perché la funzione “Assegnazione n. occupanti ai non residenti” è flessibile in quanto ragiona sia sul flag “Locali tenuti a disposizione” che sulla residenza anagrafica del contribuente.

 

Ad esempio nel caso di un padre che paga per la propria abitazione più quella del figlio (appartenente ad un altro nucleo famigliare), si dovrà intestare una abitazione al figlio (valutare se mettere il padre come recapito per mantenere inalterate le modalità di spedizione) oppure barrare il flag “Non considerare l’intestatario” e caricare il figlio come occupante appartenente ad altra famiglia.

Nel caso il contribuente abiti in una casa e l’altra sia sfitta, si dovrà barrare il flag “Locali tenuti a disposizione” per quella sfitta.

 

Per ottenere la stampa è necessario indicare la tariffa delle abitazioni e selezionare “Denunce aventi oltre all’abitazione anche un’altra abitazione”.

Nella stampa naturalmente non verranno prese in considerazione le abitazione con flag “Locali tenuti a disposizioni” oppure occupate/cessate in corso d’anno.

Attenzione! Nel caso i garage siano stati caricati distintamente ma con stesso codice tariffa delle abitazioni, è necessario procedere prima alla riclassificazione delle tariffe.

 

15.Contribuenti intestatari solo di garage

[15.05.2013] Valutare se ai contribuenti intestatari solo di garage, debba essere applicata la tariffa delle utenze domestiche oppure la tariffa “3-Autorimesse e magazzini” delle utenze non domestiche.

Nel caso si opti per mantenerla nelle utenze domestiche, barrare il flag “Locali tenuti a disposizione” qualora il calcolo dei garage sia in funzione del numero degli occupanti. Inoltre sarà necessario caricare una tariffa specifica comprensiva, oltre della parte fissa, anche di quella variabile altrimenti il calcolo del dovuto risulta errato.

 

Per individuare i contribuenti intestatari solo di garage è necessario procedere in modo diverso a seconda di come sono stati caricati:

a)caso di garage con codice tariffa diverso dalle abitazioni.

(Tributi TARES Stampe Incoerenze Denunce promiscue)

Per ottenere la stampa è necessario indicare la tariffa dei garage e selezionare “Denunce aventi oltre all’abitazione nient’altro”.

b)caso di garage con stesso codice tariffa dalle abitazioni.

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

Effettuare l’elenco delle denunce con tariffa “Abitazioni” e superficie minore di 30 mq.

Dovrebbero venire elencati i contribuenti che possiedono solo un garage facendo attenzione ai monolocali composti da una sola stanza.

 

16.Che tariffa applicare ai garage

(Tributi TARES Pratiche)

Nel caso dei garage, valutare se assoggettare le superfici:

-alle utenze domestiche allo stesso modo delle abitazioni (stessa tariffa in funzione degli occupanti). Se si opterà per questa soluzione, le denunce in cui è stato caricato il garage separatamente dall’abitazione sono da rivedere qualora sia stato utilizzato lo stesso codice tariffa altrimenti la procedura calcolerà erroneamente il dovuto applicando 2 volte la quota variabile.

Pertanto, nel caso fosse stata utilizzata la stessa tariffa, procedere nel seguente modo per cambiarla in automatico tramite la funzione “riclassificazione tariffe”:

-se nel bottone <Catasto> è stata indicata la categoria catastale C/06 o C/02, nessun problema perché basterà indicare “codice tariffa + categoria catastale”;

-se nel campo “destinazione d’uso” è stata indicato “garage”, nessun problema perché basterà indicare “codice tariffa + destinazione d’uso”;

-se nel bottone <Planimetria> è stato indicato “garage”, è possibile solo con apposita personalizzazione dell’assistenza;

-se nel campo “Annotazioni sulla denuncia” è stato indicato “garage”, è possibile solo con apposita personalizzazione;

-se invece non esiste alcuna minima informazione per identificarli, si procederà alla loro riclassificazione in base ai mq. ovvero diventeranno garage tutti i locali aventi una superficie inferiore ai 20 mq. (con i rischi del caso legati alle casistiche più disparate quali garage di dimensioni elevate oppure monolocali di dimensioni esigue).

Attenzione! La nuova tariffa dei garage dovrà avere impostata solo la quota fissa e non la quota variabile.

-alle utenze domestiche allo stesso modo delle abitazioni ma con riduzione (sia sulla quota fissa che sulla quota variabile);

-alle utenze domestiche ma con tariffa specifica (tariffa minore delle abitazioni, non legata agli occupanti e senza quota variabile). Tale tipologia è quella consigliata;

-alle utenze non domestiche, categoria “autorimesse” (normativamente non corretto).

 

La decisione di come gestire i garage dipenderà anche dal fatto se l’ufficio tributi dispone della planimetria del fabbricato distinta fra abitazione e garage.

 

17.Come caricare le superfici delle attività

(Tributi TARES Pratiche)

Nel caso delle attività, valutare se caricare una unica superficie classificata con la categoria dell’attività prevalente (come previsto dalla normativa) oppure caricare tante denunce quanto sono le varie destinazioni d’uso, ognuna con la propria tariffa.

La normativa prevede che la tariffa applicabile per ogni attività è unica anche se le superfici che servono per l’esercizio dell’attività stessa presentano diversa destinazione d’uso (es. superficie vendita, esposizione, deposito, etc.) e sono ubicate in luoghi diversi.

La scelta è importante perché incide notevolmente sulla determinazione dell’importo dovuto da quel contribuente (ad esempio un negozio ortofrutticolo di 25 mq. con una cantina annessa di 200 mq. utilizzata per accatastare materiale non deperibile).

Nel caso di locali accessori (ad esempio spogliatoi, bagni, l’ufficio di una autofficina), questi devono essere conteggiati nella stessa categoria dell’attività svolta (ad esempio carrozzeria).

 

Le superfici delle ditte che smaltiscono in proprio non devono essere considerate nella simulazione per quanto concerne la parte variabile, altrimenti la stima dei Kg. prodotti dalle utenze non domestiche risulta superiore alla realtà.

 

A differenza della Tassa, non esistono più soggetti esenti per cui Associazioni, Circoli, il Comune (con asilo, biblioteca, municipio, magazzino, sala civica, etc.), Opere Pie, Oratori, Parrocchie, Poste, Scuole e Istituti, Comando stazione Carabinieri, etc., devono essere tutti iscritti a ruolo e in particolar modo utilizzati nella determinazione della Tariffa di riferimento. Eventualmente il Comune può decidere di sostituirsi all’utente nel pagamento totale dell’importo dovuto.

Nella simulazione è necessario indicare il totale dei mq. comprensivi degli edifici comunali.

Unica eccezione sono gli istituti scolastici (vedi comma 14, art. 14).

 

QUESITO normativo

Superfici imponibili delle attività produttive per quanto riguarda la tariffa inerente i servizi di gestione dei rifiuti prevista dall’art. 49 del decreto Ronchi (Tia).

Le varie tipologie di superfici di seguito riportate, tipiche di un’attività produttiva, in che misura devono essere considerate e computate per il calcolo rispettivamente della parte fissa e della parte variabile della Tia?

Tipologie di superfici tipiche di un’attività produttiva:

1.superfici su cui si producono rifiuti speciali, pericolosi e non, smaltiti direttamente dall’azienda tramite appositi soggetti;

2.superfici su cui si producono rifiuti assimilati agli urbani, che il produttore dimostri di aver recuperato tramite soggetti autorizzati, senza ricorrere ai servizi organizzati dall’amministrazione comunale;

3.superfici su cui si producono rifiuti assimilati agli urbani, destinati al recupero tramite i servizi organizzati dall’amministrazione comunale;

4.superfici su cui si producono in modo indistinto i rifiuti speciali di cui al punto 1 ed i rifiuti assimilati di cui al punto 2 e 3;

5.aree scoperte operative.

 

RISPOSTA fornita da CISEL Centro Studi per gli Enti Locali il 23.11.2004

La misura delle superfici relative ad attività produttive da computare per il calcolo della parte fissa e della parte variabile della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani (Tia), secondo l’art. 4, punti 4.3, 4.4 del d.P.R. 27 aprile 1999, n. 158, corrisponde alle superfici dei locali dove si svolge attività produttiva. Si tratta di un riferimento generico, per cui è il comune che, nell’esercizio della sua potestà regolamentare deve precisare su quali superfici applicare la tariffa.

Pertanto riguardo a quanto richiesto nel quesito si può indicare quanto segue:

1.le superfici su cui si producono rifiuti speciali, qualora non assimilati dal comune a norma dell’art. 21, comma 2, lett. g), del d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22, non sono assoggettate alla tariffa, per cui non si pone il problema della loro quantificazione ai fini del calcolo della parte fissa e della parte variabile. Lo stesso dicasi per i rifiuti pericolosi che non sono suscettibili d’assimilazione ai sensi del citato articolo 21.

2.e 3        Le superfici su cui si producono rifiuti assimilati agli urbani che il produttore dimostri di aver recuperato tramite soggetti autorizzati vanno computate per intero, poiché occorre far riferimento alle superfici su cui si svolge l’attività. E’ possibile, tuttavia, ridurre la tariffa applicando un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero, come previsto dall’art. 49, comma 14 del d.lgs. n. 22/97. Le modalità di riduzione sono state chiarite dal Ministero dell’economia e delle finanze nella risoluzione n. 16/E del 9 febbraio 1999, nella quale è stato precisato che la riduzione può essere concessa solo se previamente stabilita nel regolamento e qualora venga dimostrato a consuntivo l’avvio al recupero a soggetti autorizzati. Poiché La norma citata fa riferimento al “soggetto che effettua il recupero degli stessi”, senza distinguere l’ipotesi in cui i soggetti autorizzati siano esterni all’amministrazione comunale e quella in cui il recupero avvenga tramite servizi autorizzati dallo stesso comune, si ritiene che il comune possa comunque prevedere ed applicare la riduzione suddetta anche nella seconda ipotesi, rilevando, ai fini della riduzione, l’attività di recupero documentata.

4.Nel caso in cui le superfici producano rifiuti urbani e speciali in maniera promiscua, in mancanza di una specifica norma di riferimento, il comune può comportarsi liberamente, purché non violi le disposizioni dell’art. 52 d.lgs. n. 446/97. Potrebbe stabilire delle percentuali di riduzione delle superfici, come già attualmente previsto dall’art. 62, comma 3, del d.lgs. n. 507/93, oppure ad esempio applicare un criterio di prevalenza considerando applicabile o meno la tariffa, e dunque computando o meno le superfici, a seconda che sia prevalente la produzione di rifiuti urbani o speciali. E’ il comune che, in maniera ragionevole, deve decidere in che modo orientarsi.

5.Le aree scoperte operative, infine, devono considerarsi per intero nel calcolo della parte fissa e variabile della tariffa, in quanto su di esse si verifica il presupposto della produzione di rifiuti. Lo stesso art. 49, comma 3, le considera assoggettabili a tariffa, a differenza delle aree scoperte costituenti accessorio o pertinenza si locali.

 

18.Aree scoperte delle attività

(Tributi TARES Pratiche)

La normativa sulla TARES assoggetta a tassazione anche tutte le aree scoperte non produttive (commi 3 e 4, art. 14). Essendo un’informazione non disponibile al 31.12.2012, è necessario che il comuni inizi a inviare una lettera di richiesta dati e notizie a tutte le attività (vedi esempio “Richiesta superficie aree scoperte.doc”).

Norma abrogata con il comma 3, art. 10, D.L. 08.04.2013, n. 35.

Si ricorda che tramite la cartografia è possibile misurare l’area di un mappale e l’area del fabbricato così da ottenere la superficie dell’area scoperta al fine di validare quanto comunicato dal contribuente.

Qualora il comune abbia una vasta zona industriale oppure sia località turistica con presenza di innumerevoli strutture alberghiere, è possibile delegare l’attività a Studio K il quale tramite le mappe catastali fornirà l’elenco di tutte le aree scoperte dei fabbricati appartenenti alla categoria catastale D (vedi documentazione specifica “Servizio calcolo aree scoperte TARES.doc”).

 

Una volta raccolti i dati, anche se la tariffa applicata sarà la medesima dei locali coperti, caricare una denuncia separata con un codice tariffa diverso oppure, consigliato, con stesso codice tariffa ma destinazione d’uso diversa e/o riduzione compilata, in modo tale che qualora la normativa cambi o il comune decida di applicare delle riduzioni (sulla tariffa o sui mq.), si debba intervenire solo sulla tariffa unitaria senza alcuna perdita di tempo.

Qualora i dati delle aree scoperte non siano disponibili al momento della fatturazione, nessun problema: si procederà alla loro riscossione successivamente con un ruolo suppletivo.

 

19.Contribuenti intestatari sia di una abitazione che di una ditta

(Tributi TARES Stampe Incoerenze Denunce promiscue)

Valutare se caricare distintamente le denunce di ditte individuali (ad esempio l’abitazione intestata alla persona fisica e l’attività intestata alla ditta) al fine di inviare avvisi di pagamento distinti, in modo tale che il contribuente non abbia problemi con le detrazioni fiscali.

Per ottenere la stampa è necessario indicare la tariffa delle abitazioni e selezionare “Denunce aventi oltre all’abitazione anche un’attività”.

 

20.Superficie tassabile pari all’80% di quella catastale

Applicazione fissa dell’80% della superficie catastale per le abitazioni, i garage, i negozi, gli uffici ovvero per tutte le unità immobiliari ordinarie quindi dalla categoria catastale A alla categoria catastale B (commi 9 e 9-bis, art. 14)

In fase di realizzazione. Sospesa fino a quando non verranno emanati i decreti attuativi per l’interscambio dei dati.

Per ogni denuncia sarà possibile indicare sia la superficie reale o calpestabile e quella catastale. A seconda della categoria di appartenenza (utenza domestica o non domestica), la procedura deciderà quale superficie utilizzare.

Per agevolare l’operato del comune, verrà creata una nuova funzione che permetterà di calcolare automaticamente la superficie catastale in base ai dati presenti nel catasto metrico. Ovviamente tale automatismo sarà possibile solo se sulla denuncia sono presenti i dati catastali dell’immobile.

Per l’importazione del catasto metrico, vedi documentazione specifica “Note confronto UTE-TRSU.doc”.

 

La nuova superficie tassabile potrà quindi risultare inferiore o superiore a quella denunciata.

Nel caso sia minore, non inviare alcuna comunicazione al contribuente: quando riceverà l’avviso di pagamento verranno evidenziati i nuovi mq.

Nel caso sia maggiore, vi è l’obbligo normativo di darne comunicazione agli interessati al fine di permettergli di fare ricorso (comma 9, terzo paragrafo, art. 14).

 

D) Bonifica banca dati

 

21.$ Riclassificazione delle tariffe delle attività

(Tributi TARES Procedure di servizio Riclassificazione tariffe)

Questa operazione deve essere eseguita quando ancora nessun ruolo è stato generato altrimenti i ruoli storici risulteranno legati a tariffe inesistenti (solo se venissero cancellate).

Riclassificare le tariffe in funzione del decreto Ronchi per tutte le utenze non domestiche.

Si consiglia di non perdere la vecchia classificazione: per tale motivo indicare la nuova tariffa nel campo “Codice Ronchi” e solo quando tutte le attività saranno riclassificate eseguire la funzione di “Switch-off vecchie tariffe”.

 

A seconda che il comune sia sopra o sotto i 5.000 abitanti, le tariffe delle utenze non domestiche sono rispettivamente 30 o 21.

La determinazione della categoria di appartenenza di una ditta, risulta un’operazione non facile a causa dell’ambiguità dei nomi delle categorie.

Per avere la tabella di raccordo fra attività reale e categoria TARES, vedere la documentazione specifica “Classificazione delle attività economiche nelle categorie TARES.doc”.

 

Qualora l’attività di riclassificazione debba essere fatta nel 2012 (perché per motivi personali o tecnici non si può creare il 2013) e conseguentemente gli attuali codici tariffa non possono essere modificati, per le utenze non domestiche utilizzare il campo “destinazione d’uso” per indicare la nuova categoria di appartenenza stabilita dal decreto Ronchi (si consiglia di azzerare la tabella dei “Codici di attività” solo se non è mai stata utilizzata).

Una volta indicata la destinazione d’uso, in tutte le stampe viene stampata quest’ultima al posto della tariffa. Impostare in modo opportuno “Tabelleà Dati generalià 2° paginaà campo ‘indicare nelle stampe destinazione o tariffa’ ” per decidere se stampare una o l’altra voce.

 

Qualora si vogliano mantenere delle tariffe particolari al fine di poterle individuare facilmente (mansarde, garage, 2° case, etc.), si consiglia l’utilizzo del campo “destinazione d’uso”.

Se ad esempio i garage sono stati caricati separatamente ma con lo stesso codice tariffa delle abitazioni, è opportuno che vengano classificati con un altro codice così da poter fare simulazioni per la determinazione della nuova tariffa in modo flessibile secondo le esigenze degli amministratori. Per identificare i garage le possibilità sono 2:

-tutte le denunce con tariffa “abitazioni” e superficie inferiore ai 20 mq. (attenzione che possono esistere monolocali veramente piccoli);

-tutte le denunce con tariffa “abitazioni” e categoria catastale C/06 oppure C/02.

 

Nel caso di locali ad uso foresteria, valutare se classificarli come “abitazione” oppure nella categoria “Alberghi”.

Nel caso di garage pertinenze di abitazioni, valutare se classificarli come “abitazione” oppure nella categoria “Autorimesse”.

La distinzione fra attività artigianale e attività industriale è data unicamente dal numero di dipendenti (una volta influenzava anche il tipo della società): fino a 16 dipendenti l’attività è considerata artigianale (attenzione: esiste un elenco di tipologie di attività particolari dove il limite viene alzato a 32 dipendenti).

Per attingere ad informazioni fornite dalla Camera di Commercio, vedi documentazione specifica “Note confronto CCIAA-TRSU.doc”.

 

Gestire manualmente le casistiche in cui una categoria viene scissa in due distinte.

L’unico consiglio per lavorare meno è di spostare tutte le denunce sulla categoria prevalente e poi di correggere manualmente solo quelle appartenenti all’altra.

Cogliere l’occasione per gestire le riduzioni con l’apposito campo ovvero unificare tutte la varie tariffe create nel passato quando il campo “riduzione” non esisteva, operazione obbligatoria altrimenti la riduzione non viene applicata ai servizi indivisibili.

Quali codici assegnare alle tariffe?

Il codice assegnato dalla procedura è un codice interno del software e non è importante che coincida con quello previsto dalla normativa o indicato nel regolamento comunale.

Si suggerisce di procedere nel seguente modo:

-per le utenze non domestiche creare le tariffe da 101 a 130 per comuni con più di 5.000 abitanti e da 101 a 121 per comuni con popolazione inferiore;

-per le utenze domestiche mantenere l’attuale codice (solitamente è l’1);

-per i garage creare un nuovo codice che sia facile da ricordare (ad esempio 100). Farlo in ogni caso, sia che si deciderà o meno di avere una tariffa diversa;

-per qualsiasi altra tariffa prevista dal regolamento utilizzare un codice a piacimento.

 

22.$ Switch-off delle vecchie tariffe

(Tributi TARES Procedure di servizio Switch-off vecchie tariffe)

[15.05.2013] La funzione è da eseguire solo se la riclassificazione delle utenze non domestiche è avvenuta lasciando inalterato il vecchio codice tariffa e il nuovo codice tariffa è stato indicato nel campo “Ronchi”.

La procedura non fa altro che inverte il contenuto dei 2 campi. Se il campo “Ronchi” è vuoto, il quadro non viene elaborato.

Se la funzione viene lanciata 2 volte, ripristina la situazione iniziale.

 

23.$ Riordino dei codici tariffa e dei codici riduzione

(Tributi TARES Procedure di servizio Riclassificazione tariffe)

Riordinare la codifica delle tariffe nel caso in cui le riduzioni, anziché essere state gestite con l’apposito campo, siano state gestite con tariffe specifiche già ridotte.

L’operazione è obbligatoria per le abitazioni, perché in tutte le elaborazioni e stampe di incoerenze, viene chiesto di indicare il codice tariffa delle utenze domestiche.

 

24.$ Denunce con tariffa esente

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

[20.09.2013] Elenco delle denunce aventi una tariffa esente ovvero con importo a zero, utilizzata solitamente per le superfici delle attività che producono rifiuti speciali oppure per le abitazioni prive di allacciamenti e/o mobilio.

Per tali denunce è necessario applicare anche una tariffa servizi indivisibili esente.

Utilizzare la funzione di “riclassificazione tariffe” per sistemare le denunce in automatico.

 

25.Allineamento tabella vie fra Anagrafe e Tributi

(Tabelle Territoriali Procedure di servizio Aggiornamento vie)

Effettuare l’operazione nel caso le descrizioni delle vie dell’anagrafe siano differenti da quelle dei tributi.

E’ necessario ripetere l’operazione per ogni via che si vuole correggere.

Se la procedura non viene effettuata si rischia che il riporto variazioni da Anagrafe a Tributi (cambi residenza) risulti essere un’operazione lunga e onerosa a causa di minime differenze (ad esempio “Via G. Verdi” invece che “Via Verdi”).

 

26.Riporto variazioni anagrafiche da Anagrafe a Tributi

(Contribuenti Collegamento Anagrafe Riporto variazioni da anagrafe)

Riportare le variazioni anagrafiche quali cambi di residenza, codici fiscali diversi, luogo e data di nascita diversi, cognome nome o sesso diversi.

Si consiglia di effettuare la prima volta l’elaborazione in modalità semiautomatica al fine di individuare tutte le anomalie presenti in anagrafe.

 

Esistono contribuenti che per loro natura non devono mai essere aggiornati con le informazioni esistenti in Anagrafe (solitamente le ditte individuali). Per evitare che i dati anagrafici del contribuente vengano cambiati accidentalmente con quelli dell’Anagrafe, barrare il campo “Non aggiornare mai con i dati dell’Anagrafe” esistente nella 2° pagina della maschera dei contribuenti.

Rientrano in tali casistiche, gli EREDI, i F.LLI (fratelli), i GEMELLI (omonimi in tutto tranne che per il nome), il TUTORE, l’AMMINISTRATORE di condomini, il tutore o l’amministratore PRO-TEMPORE, il LIQUIDATORE fallimentare, ma soprattutto le DITTE INDIVIDUALI in cui è stato indicato il codice fiscale della persona fisica.

Attenzione! Il flag non influisce in alcun modo nelle seguenti 4 elaborazioni: Riporto occupanti, Confronto Anagrafe-Rifiuti, Residenti non presenti in anagrafe, Riporto n. figli in IMU.

 

27.$ Confronto Anagrafe-TARES per scoperta evasori totali e incoerenze

(Contribuenti Collegamento Anagrafe Confronto Anagrafe-TARES)

La procedura permette di scoprire gli evasori totali partendo dal presupposto che ogni famiglia deve pagare i RIFIUTI.

Non è importante a chi è intestata la denuncia in quanto la procedura cerca tutti i componenti del nucleo famigliare ed è sufficiente che uno solo paghi, per non considerare la famiglia evasore.

 

Si consiglia di inviare una lettera di richiesta dati e notizie ad ogni famiglia individuata.

Inizialmente nella stampa compariranno anche dei nominativi che non sono assolutamente evasori a causa di incoerenze oppure di casi particolari come ad esempio:

-codici fiscali diversi fra Anagrafe e Tributi a causa del doppio nome;

-il padre che paga i RIFIUTI sia per se stesso che per la casa del figlio: in questo caso sarà necessario intestare una denuncia anche al figlio;

-extracomunitari con nuclei famigliari separati: in questo caso caricare i vari nominativi nel bottone <Occupanti> e barrare flag “appartiene ad altra famiglia”;

-più famiglie che abitano negli stessi locali come ad esempio studenti che condividono un monolocale. Anche in questo caso è necessario caricare i vari nominativi nel bottone <Occupanti> e barrare flag “appartiene ad altra famiglia”.

A livello normativo, più famiglie possono abitare nella stessa unità immobiliare solo se dimostrano di non essere legate da alcun grado di parentela.

-l’intestatario della denuncia emigra ma la sua famiglia continua ad abitare nei locali e lui continua a pagare i rifiuti: è necessario procedere alla voltura d’ufficio;

-residenti domiciliati in altri comuni perché hanno la casa in ristrutturazione;

-residenti domiciliati in altri comuni per motivi di studio o lavoro;

-persone che sono emigrate da tempo ma che anagraficamente risultano ancora iscritte;

-residenti rinchiusi in penitenziari;

-bambini dell’orfanotrofio;

-residenti che vivono in un albergo;

-residenti che vivono in locali ad uso foresteria;

-residenti che vivono in case di riposo. Per evitare che le decine di ospiti della struttura compaiano come evasori, caricare il nome dell’intestatario scheda nel bottone <Occupanti> e barrare flag “appartiene ad altra famiglia”. Ovviamente la denuncia TARES in questione è quella intestata all’Ospizio;

-residenti che vivono in caserme o conventi;

-badanti o domestici che vivono presso la famiglia in cui lavorano;

-custodi che vivono presso la ditta che custodiscono;

-portieri che vivono presso il condominio in cui lavorano;

-nomadi che temporaneamente hanno preso la residenza presso il palazzo municipale.

Ad eccezione di alcune casi, l’unico trucco per evitare che diverse delle casistiche sopra citate non compaiano più nella stampa, è quello di abbinare i nominativi ad una denuncia fittizia di tipo E-Esente con mesi di occupazione a zero.

Limiti software:

-non viene assolutamente presa in considerazione l’ubicazione dei locali e la residenza della famiglia;

-se esistono 2 famiglie in cui è stato presente lo stesso cittadino (ad esempio il marito nel caso di divorzio) e nella TARES esiste una sola denuncia intestata a quel cittadino relativa alla 1° famiglia, la 2° famiglia non verrà indicata come evasore.

 

28.$ Contribuenti deceduti

(Contribuenti Collegamento Anagrafe Elenco contribuenti deceduti)

Effettuare le volture d’ufficio ovvero intestare la denuncia ad uno degli eredi.

Per ottenere la stampa è necessario togliere la spunta da “almeno un tributo” e impostare il parametro “TARES a Si”.

Attenzione! Se il defunto è l’unico componente della famiglia, è necessario classificare la denuncia come “locali tenuti a disposizione” altrimenti gli occupanti diventando zero, faranno si che anche il dovuto sia zero.

 

29.$ Contribuenti emigrati

(Contribuenti Collegamento Anagrafe Elenco contribuenti emigrati)

Elenco di tutti i contribuenti che all’Anagrafe risultano emigrati ma che stanno continuando a pagare la TARES per un’abitazione: verificare se hanno presentato la denuncia di cessazione oppure se i locali sono tenuti a disposizione.

Per ottenere la stampa è necessario togliere la spunta da “almeno un tributo” e impostare il parametro “TARES a Si”.

Dall’elaborazione vengono esclusi a prescindere le denunce TARES marcate come “Locali tenuti a disposizione” oppure aventi una “Tariffa per usi non domestici”.

 

30.$ Contribuenti irreperibili

(Contribuenti Collegamento Anagrafe Elenco contribuenti irreperibili)

[15.05.2015] Elenco di tutti i contribuenti che all’Anagrafe risultano irreperibili e che sono soggetti passivi della TARES: valutare se intestare la denuncia ad un altro componente della famiglia oppure, nel caso sia l’unico, se eliminare il contribuente dal ruolo al fine di risparmiare le spese di spedizione perché tanto l’avviso di pagamento non verrà recapitato dalle Poste perché, appunto, irreperibile.

Per ottenere la stampa è necessario togliere la spunta da “almeno un tributo” e impostare il parametro “TARES a Si”.

 

31.$ Riporto n. occupanti da Anagrafe a TARES

(Contribuenti Collegamento Anagrafe Riporto n. occupanti in TARES)

Non è importante a chi è intestata la denuncia in quanto la procedura cerca il contribuente in anagrafe e una volta individuato ricava il numero degli occupanti in funzione del codice famiglia.

La procedura non elabora le abitazioni classificate come “Tenute a disposizione” e quelle in cui il numero degli occupanti è stato “forzato” manualmente.

Nel caso le utenze domestiche siano state classificate con più tariffe, è necessario ripetere l’operazione per ogni tariffa (ad esempio abitazioni e garage).

 

La procedura nel determinare gli occupanti:

-considera anche i cittadini presenti in anagrafe che sono ancora in “attesa di iscrizione”;

-non considera i cittadini AIRE perché per loro natura sono residenti all’estero.

Per il programma gli AIRE sono equiparati ai non residenti, semprechè sull’anagrafica del contribuente, come residenza, sia inserita quella estera.

Per tale motivo gli occupanti degli AIRE vengono inizializzati solo dalla funzione “Assegnazione n. occupanti ai non residenti”.

Se il comune inserisce nel proprio regolamento comunale, che per gli AIRE gli occupanti devono essere quelli risultanti all’Anagrafe, allora tale casistica potrà essere gestita solo manualmente spuntando il flag “Forzato”. Per scoprire le posizioni da correggere effettuare la stampa “Elenco contribuenti con i parametri TARES=Si, Anagrafe=Si e AIRE barrato”.

Nel caso il contribuente intestatario della denuncia sia emigrato mentre la sua famiglia è rimasta nel comune (ad esempio marito che emigra per motivi di lavoro), nessun problema ovvero il riporto degli occupanti avverrà correttamente perché una volta agganciato il contribuente in anagrafe, verranno presi tutti gli occupanti ancora residenti di quella famiglia.

Attenzione però! Se al marito emigrato è stata messa come residenza quella del nuovo comune e poi si esegue l’assegnazione n. occupanti ai non residenti, gli occupanti verranno sostituiti.

Stessa logica viene adottata nel caso di contribuenti deceduti intestatari di denunce TARES.

Pertanto, anche se consigliato, non è obbligatorio procedere alla voltura della denuncia.

Uni eccezione è il caso in cui la persona emigrata o deceduta fosse l’unico occupante dell’abitazione: in tali casistiche gli occupanti risulteranno essere a zero da una determinata data e pertanto tali locali dovranno poi essere classificati come “tenuti a disposizione”.

 

Il riporto degli occupanti, una volta agganciato il contribuente in anagrafe, cancella sempre tutto il contenuto del bottone <N.occupanti> di quel contribuente e lo ricalcola in modo storico.

La funzione non prende in considerazione le denunce marcate come “Locali tenuti a disposizione” oppure con il flag “Forzato”.

Si consiglia di eseguire subito dopo la funzione “Assegnazione n. occupanti ai non residenti” con il parametro “solo non residenti”, qualora le abitazioni dei non residenti non sono state marcate come “Locali tenuti a disposizione”. L’obiettivo finale che si deve prefiggere ogni ente, è di avere le 2° case marcate tutte come “Locali tenuti a disposizione”.

Il fatto che il programma permetta di assegnare gli occupanti anche ai non residenti e alle abitazioni con occupanti assenti per un qualsiasi motivo, è solo un pagliativo da utilizzare temporaneamente qualora non si abbia il tempo per bonificare la banca dati.

 

Terminato il riporto, nella stampa “elenco denunce” comparirà il totale degli occupanti registrati nella TARES. Tale totale dovrà coincidere con quello della statistica ISTAT AP/11 che si può ottenere dalla procedura di anagrafe.

 

[22.10.2013] Il collegamento fra TARES e Anagrafe avviene solo per soggetto senza prendere mai in considerazione l’ubicazione dei locali e la residenza del contribuente.

Per tale motivo il riporto degli occupanti risulterà errato qualora lo stesso cittadino abbia vissuto nel corso del 2013 in due famiglie distinte.

E’ il caso del marito, intestatario della denuncia, che divorzia e va ad abitare in una casa nuova: nella denuncia della 1° famiglia, rimanendo intestata a quel cittadino, verranno riportati erroneamente gli occupanti della 2° famiglia ovvero della famiglia più recente.

Altro caso è quello del figlio che torna ad abitare con i genitori cessando il contratto di affitto dell’immobile in cui abitava da solo: se la cessazione ai fini TARES avviene qualche mese dopo la data di cambio residenza (perché deve tinteggiare i locali per restituirli in buone condizioni), nella denuncia cessata verranno riportati erroneamente gli occupanti della famiglia dei genitori per il periodo che va dalla data di cambio di residenza alla data di cessazione.

 

32.Creazione suppletivo a conguaglio per cambio occupanti in corso d’anno

(Contribuenti Collegamento Anagrafe Creazione suppletivo per cambio occupanti)

L’operazione sarà da lanciare l’anno prossimo ovvero nel 2014.

Nel caso la fatturazione avvenga prima della fine dell’anno, ovviamente non verranno presi in considerazioni tutti gli eventi futuri che mutano il numero dei componenti della famiglia (nascita di un bambino, immigrazione di una persona in un nucleo famigliare già esistente, morte di un anziano, emigrazione di una sola persona e non della famiglia, figlio che si sposa ed esce dal nucleo famigliare dei genitori, etc.).

Al fine di una corretta tassazione, è necessario procedere l’anno successivo al conguaglio, che potrà essere in più o in meno a seconda che gli occupanti siano aumentati o diminuiti.

33.$ Assegnazione n. occupanti ai non residenti e ai locali tenuti a disposizione

(Contribuenti Collegamento Anagrafe Assegna n. occupanti ai non residenti)

Assegnare ai non residenti o ai locali tenuti a disposizione, un numero forfetario di occupanti in funzione del regolamento comunale.

Operazione una-tantum, si consiglia di effettuarla subito e alla fine, dopo aver bonificato gli indirizzi dei contribuenti.

 

La procedura elabora solo le abitazioni classificate come “Tenute a disposizione” oppure intestate a contribuenti aventi un comune di residenza diverso da quello del personalizzatore, semprechè il numero degli occupanti noi sia stato “forzato” manualmente.

E’ per questo motivo che la residenza indicata nell’anagrafica del contribuente deve essere corretta sia dal punto di vista ortografico che sostanziale (la residenza deve essere sempre quella anagrafica mentre eventuali indirizzi di recapito devono essere caricati nella 2° pagina negli appositi campi).

 

Se viene spuntato il parametro “Nel caso di valori già determinati effettuare ugualmente l’elaborazione”, la procedura una volta agganciata la denuncia, cancella sempre tutto il contenuto del bottone <N.occupanti> di quel contribuente e lo ricalcola. Viceversa se il flag non viene spuntato, gli occupanti vengono assegnati solo se sono a zero.

Pertanto la casistica del contribuente intestatario della denuncia che emigra mentre la sua famiglia rimane nel comune, viene gestita solo se non si spunta il flag (quindi massima attenzione).

 

Il parametro “Eventuale riduzione da applicare”, è da utilizzare se nel regolamento comunale è stato previsto di applicare una riduzione alle 2° case, che per loro natura hanno un utilizzo discontinuo e quindi dovrebbero produrre meno rifiuti.

 

[20.05.2013] Il parametro “elabora solo occupanti assenti” è da utilizzarsi in casi estremi, quando per determinate casistiche non si riesce a capire in che stato sono e non si ha il tempo per passare le denunce una ad una per correggerle in modo opportuno così che il calcolo degli occupanti possa avvenire automaticamente.

Oltre al numero di occupanti, viene inizializzato anche il flag “Non considerare l’intestatario”, al fine di poter individuare un domani tali posizioni attraverso la stampa parametrica “Elenco occupanti”. Pertanto, se in un secondo momento si bonificano tali denunce, è necessario ricordarsi di eliminare il flag “Non considerare l’intestatario” altrimenti il calcolo degli occupanti rischierà di essere errato (caso ad esempio di contribuente che all’origine aveva il codice fiscale e la data di nascita diversi fra anagrafe e tributi).

In conclusione, si sconsiglia vivamente l’utilizzo di tale funzionalità, nata per comuni con più di 10 mila abitanti.

 

Per le utenze domestiche non residenti, è possibile affrontare il problema delle variazioni anagrafiche in diversi modi:

-prendere quelle dichiarate dal contribuente (impossibile verificare la veridicità dell’autodichiarazione e obbligo del contribuente di presentare la denuncia una volta all’anno);

-assegnare un numero forfetario di occupanti in funzione della dimensione della superficie dell’abitazione;

-assegnare un numero forfetario di occupanti in modo fisso (consigliato).

 

Attenzione: il TAR della Sardegna nella sentenza n. 551 del 31.05.2012, ha dichiarato illegittima la TIA calcolata sul numero presunto degli occupanti mentre la Corte di Cassazione con la sentenza n. 8383 del 05.04.2013 ha detto il contrario ovvero che è possibile assegnare un numero forfetario di occupanti ai locali tenuti a disposizione.

Limite software: nel caso di contribuenti che erano residenti ma che ora sono emigrati continuando a mantenere il possesso dell’immobile, il numero di occupanti viene calcolato in modo diverso a seconda che si esegua prima questa funzione oppure quella del riporto occupanti da Anagrafe. Dato che tale casistica rientra in entrambe le funzioni, come numero occupanti verrà impostato quello dell’ultima funzione eseguita.

 

34.Eliminazione riduzione per singolo occupante

(Tributi TARES Procedure di servizio Riclassificazione tariffe)

Eliminare la riduzione per unico occupante perché inglobata dal decreto Ronchi.

Tuttavia il comma 15 dell’art.14 della TARES prevede che possa essere ancora applicata.

Qualora si decida di applicarla, la corretta gestione a livello software è la seguente:

-nella tabella delle tariffe caricare la parte fissa e quella variabile già ridotte solo per la riga con 1 occupante.

Fa eccezione a questa regola, qualora previsto dal regolamento comunale, la casistica in cui non sia applicabile la riduzione per unico occupante ai locali tenuti a disposizione, dove il numero delle persone è stato attribuito d’ufficio in base alla dimensione dell’abitazione;

-nella denuncia non caricare alcuna riduzione;

-non sdoppiare i quadri qualora cambino gli occupanti in corso d’anno perché i calcoli vengono fatti in modo proporzionale in base ai giorni.

E’ sbagliato:

-caricare la riduzione perché poi bisogna controllare annualmente che gli occupanti non siano aumentati;

-duplicare la denuncia nel caso gli occupanti cambino in corso d’anno perché anche se i calcoli sono giusti, si fatica inutilmente.

 

35.Passaggio da mesi a giorni

(Tributi TARES Procedure di servizio Passaggio da mesi a giorni)

Si consiglia di calcolare il dovuto non in funzione dei mesi (e del bimestre successivo) ma in funzione dei giorni, prevedendolo nel regolamento comunale.

L’operazione di conversione da mesi a giorni è una-tantum: non sarà più possibile ritornare a mesi. Qualora esistano delle incoerenze fra i mesi e le date inizio/cessazione locali verrà stampato un elenco di anomalie.

A differenza di prima, il campo “Giorni” esistente sulla denuncia non sarà più editabile e i giorni verranno sempre calcolati in automatico utilizzando le date di inizio/fine occupazione esistenti nel bottone <Periodo>.

 

36.Addebiti e accrediti generici

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

Verificare se esistono delle denunce con i campi addebiti/accrediti compilati (ad esempio spese di spedizione, convenzioni per smaltimento dei rifiuti in proprio, compensazioni). E’ necessario capire se tali importi abbiano ancora senso di esistere altrimenti il gettito per la simulazione potrebbe risultare falsato.

Per individuare le posizioni da controllare, è necessario impostare il parametro “Denunce con accrediti o con addebiti” esistente nella 2° pagina dei parametri di stampa.

 

E) Incoerenze

 

37.Verifica dell’attendibilità dei dati dell’Anagrafe

(Contribuenti Collegamento Anagrafe Interroga anagrafe residenti)

Accertarsi che ogni cittadino abbia tutte le date e che quest’ultime siano coerenti ovvero deve essere sempre rispettata la regola “data nascita <= data iscrizione <= data residenza <= data evento” (il problema si verifica solitamente quando i dati dell’Anagrafe arrivano da un export di un’altra software-house).

Accertarsi che i cittadini presenti in archivio abbiano tutti il codice fiscale e che lo stesso sia coerente. All’interno della procedura di Anagrafe non esiste alcuna stampa di incoerenze per individuare codici fiscali assenti o incoerenti salvo l’utilizzo del SIATEL.

Per individuare eventuali anomalie sfruttare lo zoom sui cittadini ordinato per codice fiscale, con l’ausilio del comando di ricerca %(parola).

Possibili tipi di codice fiscale errato:

.SCMSM71E29F223F        - Inizia con un puntino

1SCMSM71E29F223F        - Inizia con un numero

CSCMSMXXXXXXXXXF \

CSCMSM71E29----F        - I dati non conosciuti vengono rappresentati con delle ‘X’ o dei

CSCMSM71E29    F  /    trattini o degli spazi (classico degli extracomunitari)

                     - Codice fiscale in bianco ovvero assente

MANCACF-00000001        - Codice fiscale assente: essendo un campo dell’Anagrafe

    obbligatorio, viene inizializzato in questo modo

 

38.Contribuenti con codice fiscale errato

(Contribuenti Incoerenze)

Accertarsi che i contribuenti presenti in archivio abbiano tutti la data di nascita, il codice fiscale o la partita IVA. Qualora per un contribuente non sia stato indicato il codice fiscale ed eventualmente questo è un residente, la procedura di ricerca dati da Tributi ad Anagrafe potrà non andare a buon fine classificando il contribuente come un possibile evasore e non riportando il numero degli occupanti sulla denuncia TARES.

 

39.$ Contribuenti con residenza errata

(Tributi TARES Stampe Incoerenze Residenti non presenti in anagrafe)

Individua le denunce TARES classificate come abitazioni e intestate a contribuenti residenti nei Tributi che però non vengono trovati in Anagrafe.

Non vengono prese in considerazione le denunce cessate o intestate a contribuenti emigrati o deceduti.

Dovrebbero venire elencati i contribuenti:

-aventi il codice fiscale errato nei tributi oppure nell’anagrafe;

-con indirizzo di residenza errato nei tributi (spesso come residenza non si mette quella anagrafica ma quella dell’immobile per cui paga – tale casistica va gestita con il recapito);

-che non hanno comunicato la cessazione dei locali.

Se il contribuente non viene trovato in anagrafe vuol dire che esistono delle anomalie sui dati anagrafici e pertanto il n. di occupanti indicato sulla denuncia presumibilmente è errato.

 

40.Come trovare contribuenti con indirizzi errati

(Tributi TARES Stampe Incoerenze Controllo coerenza indirizzi)

La procedura parte dal presupposto che statisticamente l’indirizzo di residenza del contribuente coincide con quello per cui sta pagando la TARES dell’abitazione.

L’obiettivo della stampa è di individuare indirizzi o civici aggiornati solo su un archivio e non sull’altro.

 

41.Come trovare contribuenti con indirizzi assenti o civici errati

(Tabelle Territoriali Procedure di servizio Controllo coerenza indirizzi)

Si consiglia di caricare precedentemente i civici esistenti per ogni via (Tabelleà Territorialià Stradarioà bottone <Civici>).

L’obiettivo della stampa è di individuare possibili anomalie sugli indirizzi di residenza dei contribuenti o di ubicazione degli immobili.

 

42.Utenze non domestiche con indicazione degli occupanti

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

Elenco denunce con tariffa “attività” e occupanti maggiori di 0 (se esistono sono errori di battitura).

Gli occupanti sono da cancellare manualmente per ogni denuncia stampata.

 

43.$ Abitazioni senza indicazione degli occupanti

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

Elenco denunce con occupanti uguali a 0 e tariffa “Abitazioni” o tariffa “Garage”.

Dovrebbero venire elencati:

-i contribuenti non residenti;

-i locali tenuti a disposizione;

-gli emigrati;

-i contribuenti deceduti che vivevano da soli.

E’ importante effettuare la stampa prima della generazione del ruolo perché non devono esistere casistiche con occupanti a zero che inficerebbero il calcolo del dovuto.

 

[14.08.2013] Verranno elencate anche tutte quelle posizioni in cui gli occupanti sono stati a zero per un breve periodo dell’anno. Per tali situazioni è necessario caricare due quadri, uno con gli occupanti e l’altro con il flag “Locali tenuti a disposizione”.

Rientrano in tali casistiche:

-abitazione posseduta per tutto l’anno dove la famiglia prende la residenza dal 1° luglio: per i primi 6 mesi gli occupanti sono a zero e il calcolo del dovuto viene fatto solo per metà anno. Sdoppiare il quadro caricando per i primi 6 mesi un’abitazione tenuta a disposizione oppure forzare il numero degli occupanti mettendo come data di inizio il 1° gennaio;

-abitazione in cui abita un’unica persona che all’anagrafe è risultata irreperibile fino al 30 marzo: anche in questa caso non verranno conteggiati i primi 3 mesi;

-famiglia che emigra il 28 febbraio ma che effettua la denuncia di cessazione dei locali il 30 giugno: verranno calcolati solo i primi 2 mesi ma non i restanti 4.

 

44.Contribuenti che non hanno più diritto alla riduzione per singolo occupante

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

Elenco denunce che usufruiscono della riduzione per unico occupante ma che in realtà il nucleo famigliare è composto da più di un componente.

E’ necessario impostare i parametri “Tariffa” e/o “Riduzione” selezionando la voce “Tariffa per unico occupante” e impostare “Da 2 a 99 occupanti”.

Verranno elencati tutti quei contribuenti che un tempo avevano diritto alla riduzione ma che una volta persa, non si sono preoccupati di comunicarlo all’ufficio tributi (ad esempio persona anziana che per motivi di salute va ad abitare nella famiglia del figlio).

 

45.Contribuenti che avrebbero diritto alla riduzione per singolo occupante

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

Elenco denunce che non usufruiscono della riduzione per unico occupante ma che in realtà né avrebbero diritto.

E’ necessario impostare i parametri “Tariffa uguale Abitazioni”, “Riduzione da 0 a 0” e “Da 1 a 1 occupante”.

Anche se da regolamento comunale è previsto che sia il contribuente a fare richiesta di riduzione, si consiglia di applicarla d’ufficio oppure di inviare una comunicazione per informare i cittadini.

 

46.Abitazioni con più di 6 occupanti

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

Verificare che non ci siano famiglie con un numero troppo elevato di occupanti da non essere veritiero. Potrebbero venire elencate le casistiche di contribuenti che all’anagrafe risultano negli stati di famiglia di case di riposo, comunità di recupero tossicodipendenti, conventi (suore o frati), caserme (carabinieri), città degli studi.

Per gli anziani che hanno preso la residenza presso la casa di riposo, sarà necessario barrare il flag “Locali tenuti a disposizione” all’interno della loro denuncia.

 

47.Abitazioni con numero occupanti negativo

Elenco denunce con occupanti negativi oppure a zero (ad esempio –2).

Se esistono, sono anomalie dovute allo scarico dati da Anagrafe dovute al fatto che non viene rispettata la regola “data nascita <= data iscrizione <= data residenza <= data evento” (simbolo <= vuol dire minore-uguale).

Limite software: attualmente l’unico modo per individuarle è di aprire il file “NUMOCC” con Excel e di applicare un filtro sul campo NONUMOCC.

 

48.Monolocale con troppi occupanti

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

Elenco denunce con occupanti maggiori di 6 e superficie minore di 80 mq.

Contribuenti da convocare per dimostrare che la superficie sia corretta (tante persone in poco spazio).

 

49.Denunce prive della tariffa per servizi indivisibili

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

Elenco delle denunce 2013 senza l’indicazione della tariffa per i servizi indivisibili.

Se esistono, sono sicuramente delle dimenticanze.

E’ necessario impostare i parametri “Anno da 2013 a 2013” e “Servizi indivisibili da 0 a 0”.

In fase di realizzazione.

 

50.$ Abitazioni prive dei mq.

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce)

[20.09.2013] Elenco delle abitazioni prive dei mq. ma aventi il numero degli occupanti.

Se esistono, sono errori di caricamento oppure casi particolari che l’ufficio tributi aveva inserito volutamente.

Purtroppo rispetto al passato dove l’importo dovuto risultava essere zero, ora a tali denunce viene applicata la tariffa variabile in base agli occupanti e pertanto, se non riviste in modo opportuno, genereranno un calcolo errato del dovuto parecchio oneroso per il contribuente.

Per ottenere la stampa è necessario impostare i parametri “Da – A tariffa abitazioni”, “Da 1 a 99 occupanti” e “Da 0 a 0 mq.”.

 

51.$ Contribuenti con importi a credito

(Tributi TARES Ruoli Stampa parametrica ruolo)                                 [QUADRATURA]

A bonifica degli archivi ultimata, generare un ruolo di prova ed effettuare la stampa parametrica selezionando “stampa posizioni a credito”. Non dovrebbe venire stampato alcun nominativo altrimenti si tratta di posizioni da verificare: presumibilmente esistono delle incoerenze sul numero di occupanti.

 

F) Gestione casistiche particolari

 

52.$ Locali tenuti a disposizione

(Tributi TARES Pratiche Bottone <dettaglio>)

Impostare il flag “Locali tenuti a disposizione” per indicare le 2° case o le case sfitte.

Tramite la stampa “elenco denunce” è possibile ottenere l’elenco dei fabbricati in tale situazione.

Le denunce con il flag attivo non verranno prese in considerazione durante il riporto occupanti da Anagrafe e durante il confronto Anagrafe-Tributi per scoperta evasori.

 

53.$ Più nuclei famigliari abitanti nella stessa casa

(Tributi TARES Pratiche Bottone <dettaglio> Bottone <occupanti>)

Nel caso di conviventi con stati di famiglia separati, caricare nella denuncia del contribuente soggetto passivo, il codice fiscale di uno solo dei componenti dell’altra famiglia barrando il flag “Non appartiene alla stessa famiglia”.

E’ il caso delle badanti che abitano con la persona assistita, dei cinesi che abitano nella stessa casa ma tutti hanno un nucleo familiare separato, del figlio che abita con la madre e che per motivi fiscali è riuscito ad avere due stati di famiglia separati, etc.).

 

E’ necessario indicare il codice fiscale altrimenti se si indica solo il cognome e nome non è detto che la persona verrà trovata in Anagrafe.

Limite software: attualmente non vengono tenute in considerazione le date inizio/fine periodo specifiche per ogni occupante.

Attenzione! Indicare solo un componente per famiglia altrimenti il calcolo del n. occupanti verrà moltiplicato N volte.

Si consiglia sempre di indicare come occupante l’intestatario scheda.

Per ridurre gli errori di battitura, la procedura segnala se il codice fiscale non è presente nell’Anagrafe cittadini e se non è nemmeno presente nell’archivio dei contribuenti.

[19.08.2013] Nel caso in cui il nominativo non venga trovato in anagrafe, al numero degli occupanti della famiglia intestataria della denuncia verrà comunque sommato un componente.

La somma avviene solo se è barrato non appartiene alla stessa famiglia e serve per gestire i casi dei domiciliati o degli studenti esteri.

 

Inoltre viene verificato se il soggetto è già stato utilizzato in qualche altra denuncia (caso delle badanti).

Anche nel caso di ditte che pagano per un’abitazione (ad esempio quella del custode), indicare nel bottone <occupanti> il codice fiscale dell’occupante.

Nel momento che si registra il nominativo, il n. occupanti non viene aggiornato immediatamente e pertanto nemmeno il calcolo del dovuto. Sarà necessario ripetere la funzione di “Riporto n. occupanti in TARES” oppure premere il bottoncino con la freccia verde.

Inoltre una volta indicato il nominativo, anche il confronto Anagrafe-RIFIUTI per scoperta evasori non considererà più la famiglia come un evasore.

 

54.$ Gestione manuale degli occupanti

(Tributi TARES Pratiche Bottone <N. occupanti>)

Impostare il flag “Forzato” per gestire qualsiasi casistica non prevista dalla procedura.

E’ il caso ad esempio degli ospiti ovvero di famiglie che accolgono per un determinato periodo persone di altri comuni o di altri stati. Se il comune da proprio regolamento prevede che tali variazioni debbano essere comunicate, l’unica possibilità di gestirle è tramite la forzatura del numero di occupanti.

In ogni caso, si consiglia di indicare sempre nelle annotazioni della denuncia la motivazione della forzatura.

Marcare una pratica con il flag “Forzato” vuol dire che il riporto numero occupanti da anagrafe e l’assegnazione n. occupanti ai non residenti, non prenderanno più in considerazione tale posizione. Inoltre per forzato non si intende un valore solo del numero degli occupanti, ma tutto il prospetto storico esistente.

 

[15.05.2013] Per alcune casistiche è possibile evitare una gestione completamente manuale utilizzando il flag “Non considerare l’intestatario”.

Prendiamo ad esempio la casistica di un residente, proprietario di una abitazione che ogni anno affitta a più famiglie (frequente nelle località turistiche oppure in zone industriali) e che chiede di essere lui il destinatario dell’avviso di pagamento, per evitare di fare continue volture.

Inizialmente gli inquilini compariranno nel confronto Anagrafe-RIFIUTI per scoperta evasori.

Oltre a caricare tali nominativi nel bottone <Occupanti> barrando il flag “Non appartiene alla stessa famiglia”, sarà necessario barrare il flag “Non considerare l’intestatario” altrimenti nel conteggiare gli occupanti verrebbe presa in considerazione anche la famiglia del proprietario.

 

Stesso discorso vale quando una persona paga per un’altra (ad esempio il padre per il figlio): anziché intestare la denuncia al figlio, che rimane comunque la scelta consigliata, si può semplicemente indicare sulla denuncia “Non considerare l’intestatario” dopo aver ovviamente compilato il bottone <Occupanti> con il nome del figlio e barrato il flag “Non appartiene alla stessa famiglia”. Solo nel caso il denunciante non sia presente in anagrafe, non è necessario impostare il flag “Non considerare l’intestatario” (è il caso della ditta che paga per l’abitazione del custode).

 

55.$ Verifica periodica dei casi gestiti a mano

(Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco occupanti)

Una volta all’anno, solitamente prima di generare il ruolo, effettuare la stampa e controllare che le casistiche gestite manualmente (forzati e appartenenti ad altra famiglia) siano ancora valide.

 

G) Simulazione del gettito

 

56.Simulazione delle tariffe con altro software

(Contribuenti Esportazione dati in excel Denunce RIFIUTI)

Qualora la simulazione venga affidata all’esterno ad una società di servizi, utilizzare le esportazioni in excel per fornire i dati necessari.

Oltre ai dati contabili è possibile fornire in excel anche l’anagrafe dei residenti (non necessario se gli occupanti sono già stati riportati nei tributi).

Soluzione alternativa, è di fornire il ruolo su supporto magnetico in formato 290 (sconsigliato perché carente di molte informazioni).

 

57.Gettito denunce distinto per categoria

(Tributi TARES Stampe Parametriche Gettito dichiarazioni)

Effettuare la stampa al fine di ottenere i totali delle denunce e dei metri quadrati per categoria da riportare poi manualmente all’interno del foglio di excel della simulazione.

Selezionare come prospetto “generale” e deselezionare “distinto fra tariffe base e tariffe ridotte”.

E’ importante non spuntare “considera anche i cessati” altrimenti un locale che è stato volturato da un contribuente all’altro verrebbe conteggiato 2 volte come immobile e 2 volte come metri quadrati.

Attenzione! Se una ditta fallisce all’inizio dell’anno, nella realizzazione della simulazione non verrà presa in considerazione ma nella stampa finale del gettito sarà elemento di disturbo perché aumenterà l’importo complessivo incassabile dal comune.

 

58.Gestione delle riduzioni nella simulazione

(Tributi TARES Stampe Parametriche Gettito dichiarazioni)

Rifare la stampa del gettito spuntando “Nel calcolo del dovuto non considerare le riduzioni” e confrontarla con quella in cui esistono le riduzioni: la differenza sarà l’importo che il comune deve finanziare se vuole mantenere le agevolazioni attuali.

 

Nota: il comma 19, art. 14 - “Le agevolazioni devono venire coperte con altre voci di bilancio”, riguarda ulteriori riduzioni ed esenzioni che il comune può deliberare (persone con condizioni economiche disagiate, casi sociali, ONLUS, scuole, associazioni culturali, etc.).

Consiglio: per evitare che sia il comune a dover finanziare le riduzioni come previsto dalla normativa, è sufficiente prevedere nel regolamento comunale che la riduzione si applichi ai metri quadrati e non alla tariffa (percorribile soprattutto per le attività).

 

Attenzione! Eventuali esenzioni (che in realtà sono riduzioni al 100%) devono essere conteggiate nella simulazione. Successivamente il comune procederà alla loro esenzione prevedendolo nel regolamento comunale.

 

59.Come compilare il foglio di excel della simulazione

Nel foglio di Excel “Simulazione TARES.xls” tutte le caselle di colore rosso devono essere compilate manualmente mentre quelle di colore blu rappresentano il risultato finale da riportare nella procedura tributi.

Esistono 2 file distinti: uno per i comuni sopra i 5.000 abitanti e uno per quelli sotto (hanno categorie e coefficienti diversi).

Attenzione! Non modificare le caselle di colore nero: contengono formule e calcoli automatici.

Per evitare errori di battitura, le celle sono state protette. Tuttavia è possibile rimuovere la protezione senza alcuna richiesta di password, per dare la possibilità all’utente di apportare qualsiasi tipo di modifica ritenga necessario.

 

60.Costi di gestione

(Simulazione TARES.xls area Economico)

Caricare i costi di gestione distinti fra fissi e variabili comprensivi di IVA (l’IVA è un costo per il comune).

Il contributo CONAI deve essere inserito in deduzione dei costi CRD.

Il contributo Miur deve essere inserito in deduzione dei costi CCD (art. 14, comma 14 – “Il costo relativo alla gestione dei rifiuti delle istituzioni scolastiche statali, è sottratto per un importo pari al contributo a carico del Miur, dal costo che deve essere coperto con il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi”).

Maggiori entrate legate al recupero evasione devono essere inserite in deduzione dei costi CCD.

Maggiori entrate legate alla vendita dei rifiuti devono essere inserite in deduzione dei costi CTR.

Per maggiori dettagli consultare le linee guida del MEF del 07.03.2013.

 

Nella casella B30 bisogna indicare la % di incidenza dei costi fissi da attribuire alle utenze domestiche. Il metodo corretto per calcolarla è di fare proporzione fra numero abitazioni (e non mq.) con totale numero insediamenti esistenti nel comune, comprensivo delle ditte.

Tuttavia se non si conosce il dato oppure se si vuole “pilotare” la simulazione, è possibile optare fra le seguenti 5 possibilità: n. insediamenti, n. contribuenti, n. quadri, totale superfici, totale gettito.

A titolo comparativo, in diversi comuni il risultato è stato rispettivamente il seguente: 90%, 90%, 90%, 70%, 60% ovvero non esistono scostamenti significativi fra insediamenti, contribuenti e quadri/denunce, mentre se si utilizza il gettito emerge la pressione fiscale che molte amministrazioni hanno sempre spostato sulle ditte al fine di tutelare i propri elettori.

 

Caricare il totale dei Kg. di rifiuti smaltiti desumibili dal MUD – Modello Unico di Dichiarazione ambientale: la procedura determinerà, grazie al coefficiente Kd delle utenze non domestiche, quanti sono prodotti dalle ditte e conseguentemente la % di incidenza dei costi variabili da attribuire alle utenze non domestiche.

 

61.Coefficienti Ka, Kb, Kc, Kd

(Simulazione TARES.xls area Coefficienti)

Selezionare i coefficienti appropriati in funzione della località geografica nord, centro, sud.

Definizione dell’Area Geografica in accordo con la suddivisione ISTAT.

Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna;

Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio;

Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

 

Il modello base ha preimpostati quelli del nord: copiare i coefficienti abbinati alla zona geografica di appartenenza da destra (colonne L in poi) a sinistra (colonne C e D e colonne G e H).

 

I coefficienti legati al numero di abitanti, maggiori o minori di 5.000, sono già preimpostati in base al file utilizzato ovvero “Simulazione TARES sopra 5000 abitanti.xls” e “Simulazione TARES sotto 5000 abitanti.xls”.

Si ricorda che i coefficienti KA e KB sono quelli delle utenze domestiche e i coefficienti KC e KD sono quelli delle utenze non domestiche.

Inoltre i coefficienti KA e KC servono per coprire i costi fissi mentre i coefficienti KB e KD servono per coprire i costi variabili e quest’ultimi rappresentano realmente la produzione di rifiuti in Kilogrammi per Metroquadrato.

Sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche sono presenti anche delle categorie non previste dalla normativa (colore arancione). Si tratta di voci libere che il comune può utilizzare per determinare tariffe particolari. Nel caso non interessino mettere come descrizione “ – ” e azzerare i rispettivi coefficienti.

 

62.Imputazione dei mq. distinti per categoria

(Simulazione TARES.xls area Calcolo tariffe)

Caricare i totali delle denunce e dei mq. per categoria copiandoli dalla stampa del gettito, sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche.

 

Cosa fare se i mq. delle abitazioni non sono l’80% della superficie catastale ma l’ultima superficie iscritta a ruolo (NON più NECESSARIO per il 2013 perché sospeso)?

-scaricare dal Portale dei Comuni il catasto metrico ed importarlo nel programma (vedi documentazione specifica “Note confronto UTE-TRSU.doc”);

-effettuare la stampa “Immobilià Catasto metricoà Confronto UTE-RIFIUTIà Gettito presunto ai fini RIFIUTI”;

-calcolare il totale dei mq. delle abitazioni, dei garage e delle cantine;

-confrontare il totale appena ottenuto con quello dal gettito dichiarazioni TARES e calcolare il GAP;

-caricare nella simulazione i mq. per ogni nucleo famigliare ridotti del GAP.

 

Cosa fare se non si dispone del collegamento con l’Anagrafe e il numero di occupanti non è presente su ogni denuncia?

-chiedere all’ufficio Anagrafe quante sono le famiglie distinte per numero di componenti (quante con 1 persona, quante con 2 e così via);

-caricare nella simulazione il numero di famiglie per ogni nucleo famigliare così da ottenere la % quota famiglia;

-come mq. per ogni nucleo famigliare indicare il valore ottenuto rapportando il totale dei mq. alla % quota famiglia;

-a titolo informativo, mediamente la popolazione di un comune è composta dal 20% un occupante, 25% due occupanti, 25% tre occupanti, 20% quattro occupanti e 10% per il resto delle combinazioni;

-sempre a titolo informativo, la % delle quote famiglie si discosta di pochissimo dalla % della superficie occupata (statistica effettuata su un campione di alcune decine di comuni che disponevano invece dei dati reali).

 

Cosa fare se i garage sono stati caricati separatamente, con un codice tariffa diverso, ma si vuole determinare le tariffe delle utenze domestiche non facendo alcuna distinzione fra abitazione e garage?

-nella stampa del gettito dichiarazioni compariranno sia la suddivisione della abitazioni per numero di occupante che quella dei garage per numero di occupante;

-è necessario che nella simulazione in excel vengano sommati i mq. delle abitazioni e dei garage per ogni fascia di occupante ma non vengano sommati assolutamente il numero di immobili, che dovranno rimanere solo quelli delle abitazioni;

-se ciò non viene fatto, quando poi si caricheranno le tariffe in SICI, il gettito risulterà enormemente inferiore a quello della simulazione perché nella simulazione la quota variabile da incassare è stata divisa, ad esempio, per 3000 famiglie quando in realtà le famiglie sono 1500 (1500 abitazioni e 1500 garage).

 

63.Come cambiare il risultato della simulazione

Interagire sui coefficienti per spostare il gettito da una categoria all’altra. E’ sufficiente indicare “min”, “med”, “max”, “ad-hoc” nella “Simulazione TARES.xls area Calcolo tariffe”.

Qualora si voglia indicare “ad-hoc” è necessario impostare anche il valore specifico nella “area Coefficientiàcolonna ad-hoc”.

Ricordarsi di annotare, nella “area Statistica D.”, in basso, come si è arrivati alla determinazione della simulazione altrimenti, quando le simulazioni create saranno più di una, si avranno delle difficoltà a ricordare come si è giunti a quel risultato.

Non è presente un meccanismo che permetta di determinare le tariffe con lo stesso importo di quelle vecchie: adesso è necessario interagire sulla % quota fissa utenze domestiche.

Si consiglia di creare almeno 4 simulazioni al fine di avere dati omogenei per capire se gli aumenti tariffari sono dovuti al nuovo metodo di calcolo oppure alla copertura del 100% di tutti i costi.

1.REALE – copertura al 100% di tutti i costi.

2.REALE e PROPORZIONALE – copertura al 100% di tutti i costi ma ripartizione dei costi fra domestiche e NON domestiche nella stessa proporzione esistente nella tassa 2012.

3.UGUALE – copertura degli stessi costi coperti dalla tassa e ripartizione dei costi fra domestiche e NON domestiche nella stessa proporzione esistente nella tassa 2012.

4.UGUALE e NON PROPORZIONALE – copertura degli stessi costi finanziati sino ad ora.

 

64.Importi tariffe unitarie per mq. e per occupante

(Simulazione TARES.xls area Tariffe)                         (sia Domestico che Non domestico)

Rappresentano una copia dell’area Tariffe suddivisa fra Domestiche e Non Domestiche.

Tali aree sono state create esclusivamente per la stampa ovvero contengono solo i dati salienti utili a comprendere la simulazione.

 

65.$ Confronto 2012 con 2013

(Simulazione TARES.xls area Statistica)                         (sia Domestico che Non domestico)

Le sezioni “Statistica D.” e “Statistica N.D.” permettono di fare un confronto con l’anno precedente per capire che tipo di aumenti subiranno i contribuenti.

Per poterle utilizzare, è necessario caricare all’interno di ogni sezione le tariffe vigenti nel 2012 (caselle in rosso). Una volta caricate le tariffe al mq., si otterranno le % medie di aumento/diminuzione da un anno all’altro.

Attenzione! Le percentuali di aumento/diminuzione della TARES rispetto alla TARSU dell’anno precedente, sono calcolate in funzione della superficie media. Questo vuol dire che non è detto che tali % vengano rispettate per ogni contribuente.

Ad esempio se una famiglia di 4 componenti che abita in 90 mq. ha un aumento del 15%, una famiglia di 4 componenti che abita in 130 mq. potrebbe avere invece una diminuzione del 10%.

Pertanto alla classica domanda dell’Assessore “Ma quanto pagherà in più una famiglia?”, non sarà possibile dare un’unica risposta perché dipende dalle dimensioni della casa e dal numero degli occupanti.

E’ per questo che la sezione “Statistica D.” è stata suddivisa in vari riquadri, uno per ogni tipologia di numero di occupanti e poi, per ogni tipo di famiglia, in altre 4 sottocategorie in base al tipo di casa (monolocale, appartamento, villetta, media dell’ente).

[15.05.2013] Per capire ancora meglio i cambiamenti che avverranno, è possibile effettuare per ogni singolo contribuente un paragone fra il 2012 e il 2013.

Effettuando la stampa “Tributi TARES Stampe Parametriche Elenco denunce” in excel formato “accorpato per pratica”, è possibile ottenere l’elenco di tutti i contribuenti con l’indicazione per ognuno di quanto pagato l’anno scorso, di quanto dovrà pagare quest’anno e della % di aumento o diminuzione.

L’elenco è di notevole importanza per fare analisi statistiche ed eventuali comunicati stampa.

Nel caso un contribuente abbia più denunce, il programma crea una riga sola per ogni contribuente e nel decidere quale tenere prende quella con il dovuto più alto e come voci mette la sommatoria degli importi e dei metri quadrati.

 

66.Incidenza della tassa fra utenze domestiche e non

(Simulazione TARES.xls area Ripartizione)

Viene evidenziato come avverrà la copertura dei costi.

Il grafico è di notevole importanza per capire immediatamente l’incidenza dei costi sulle utenze domestiche, così da capire quanto bisogna ancora intervenire sulla simulazione per spostare la copertura dei costi dalle utenze domestiche alle società (scelta politica).

 

67.Applicazione delle nuove tariffe al programma

(Tributi TARES Stampe Procedure di servizio Importazione tariffe unitarie da XLS)

[15.05.2013] Terminata la simulazione riportare nel programma le tariffe calcolate. Particolarità:

-è necessario aver precedentemente caricato per ogni tariffa le coordinate delle celle da importare;

-le celle da indicare sono obbligatoriamente quelle dei fogli <Tariffe D.> e <Tariffe N.D.>;

-per capire da che foglio prendere i dati, il programma usa il campo “Tariffa per usi non domestici” esistente su ogni tariffa;

-se viene indicato per errore una cella inesistente oppure contenente una parola anziché un numero, durante l’importazione viene segnalato e la tariffa che contiene l’errore non viene aggiornata, ne la parte fissa ne la parte variabile;

-nella tabella delle tariffe domestiche è obbligatorio che nel bottone <Tariffe x occupante> siano caricati gli occupanti altrimenti l’importazione non importa niente;

-per le utenze non domestiche bisogna indicare la cella della quota fissa e la cella della quota variabile (ad esempio I7 e J7) e non la cella del totale;

-per le utenze domestiche bisogna indicare solo le celle relative ad un occupante (H7 e K7): ci penserà il programma a prendere automaticamente le celle successive;

-per le utenze domestiche bisogna indicare la cella della quota per famiglia o della quota per persona (non è gestito il coefficiente);

-per i garage ad uso domestico con applicazione della sola quota fissa in funzione degli occupanti, è possibile indicare solo la cella della quota fissa (H7) e lasciare vuota l’altra. Valgono poi le stesse regole delle abitazioni citate nei punti precedenti.

Nel caso invece che la tariffa dei garage non sia in funzione degli occupanti, è necessario lasciare vuote entrambe le celle perché la procedura di importazione non riesce a gestire tale casistica.

 

Una volta caricate le tariffe, effettuare la stampa del gettito al fine di verificare che i totali coincidano con quelli della simulazione.

Attenzione! La stampa considera anche gli addebiti/accrediti (ad esempio spese di spedizione) e pertanto è necessario sapere a quanto ammontano per scalarli dal totale.

Attenzione! I totali non coincideranno immediatamente perché la simulazione è stata creata con le superfici medie.

Altro fattore che porta ad avere risultati diversi sono le occupazioni inferiori all’anno (nuovi e cessati) e le riduzioni (compostiera, cassonetto lontano, etc.): si consiglia di indicare nella simulazione i totali del gettito privi dei cessati e dei locali soggetti a riduzione.

 

68.Esempi specifici per gli amministratori

(Contribuenti Contribuenti Bottone <Riepilogo>)

Effettuare la stampa della situazione contabile storica di un contribuente selezionando solo Anagrafe e RIFIUTI.

La stampa risulta comoda per avere a confronto il dovuto della Tassa e della Tariffa al fine di ottenere alcuni esempi significativi da portare agli amministratori.

Si consiglia di caricare un contribuente fittizio con la combinazioni di varie denunce in modo tale da avere in una unica stampa tutti gli esempi salienti.

 

Effettuando la stampa “elenco denunce” in excel formato “accorpato per pratica”, è possibile ottenere l’elenco di tutti i contribuenti con l’indicazione per ognuno di quanto pagato l’anno scorso, di quanto dovrà pagare quest’anno e della % di aumento o diminuzione.

 

69.Esempi generici per gli amministratori

(Tributi TARES Stampe Parametriche Gettito dichiarazioni)

Effettuare la stampa selezionando come prospetto “Abitazioni”. La stampa è di notevole importanza per commentare l’aumento o la diminuzione degli importi dovuti per la varie classi di appartenenza di una famiglia (monolocale o villa, unico occupante o famiglia numerosa).

Si scoprirà ad esempio che le famiglie con un unico occupante se hanno una superficie elevata, diminuisce l’importo dovuto (logico) mentre se hanno una superficie esigua, l’importo dovuto aumenta anche del 100%. La spiegazione è che la tariffa della quota fissa solitamente si dimezza rispetto al passato mentre la tariffa della quota variabile, non essendo legata ai mq., incide notevolmente sulla determinazione dell’importo dovuto in quanto rappresenta il contributo minimo che il cittadino deve pagare per i propri rifiuti prodotti.

I negozi di frutta e verdura potranno subire un aumento anche del 200% dell’importo dovuto, causato dal fatto che hanno dei coefficienti di produzione rifiuti molto elevati secondo il principio “chi più sporca più paga”.

Se un ente copriva già il 100% dei costi e la presenza di insediamenti produttivi è scarsa, la nuova tariffa TARES non si discosterà di molto dalla vecchia tariffa TRSU.

 

70.Tariffe non previste

Alcune tariffe delle utenze non domestiche potrebbero non essere state determinate per mancanza di attività ricadenti in tali categorie.

In realtà il simulatore determina le tariffe per tutte le categorie previste dalla normativa quindi anche per quelle che non esistono nel comune. L’errore sta nell’approvazione delle tariffe che invece di essere integrale è stata fatta solo per quelle esistenti nel territorio comunale.

 

Come comportarsi qualora in corso d’anno venga presentata una denuncia da una ditta che svolge un’attività per cui non è stata determinata la tariffa?

La soluzione migliore è di incassare l’importo dovuto nella fatturazione successiva ovvero dopo aver approvato le tariffe nuove.

Soluzione alternativa potrebbe essere quella di aggiungere alla simulazione i dati del nuovo contribuente in modo tale da determinare la tariffa mancante (poco importa se gli importi delle altre tariffe muteranno per qualche centesimo di euro). Tale ipotesi è da ritenersi non percorribile perché non esiste alcuna delibera, determina o regolamento comunale che abbia approvato la tariffa in questione.

 

71.Cosa fare se a consuntivo gli introiti saranno diversi da quelli preventivati

A consuntivo il gettito della TARES potrebbe risultare notevolmente diverso da quello stimato per la copertura del 100% dei costi perché:

-i costi di gestione sono aumentati per cause di forza maggiore (ad esempio bruciati tutti i cassonetti di un quartiere);

-i costi variabili sono aumentati perché sono aumentate notevolmente le tonnellate di rifiuti da smaltire;

-fabbriche di grosse dimensioni hanno chiuso i battenti;

-molti nuclei famigliari sono emigrati;

-ci sono stai molti contribuenti che hanno omesso il versamento (questa causa non c’entra niente con l’argomento in questione);

-è stato fatta un’azione mirata per la scoperta degli evasori totali o sono aumentate le entrate;

-hanno avuto l’agibilità diversi uffici e abitazioni con un aumento dei soggetti passivi.

La norma prevede che la copertura dei costi debba essere garantita nel Piano Finanziario in base ai dati di previsione e ai soggetti passivi conosciuti: qualsiasi variazione intervenuta successivamente non comporterà l’obbligo di rideterminare le tariffe ma avrà effetto solo sull’anno successivo.

 

H) Gestione degli anni passati

 

72.Suppletivi TRSU

La gestione di eventuali suppletivi riferiti ad anni in cui era in vigore la Tassa o la TIA, potrà essere gestita tranquillamente nel 2013 allo stesso modo di come si è sempre lavorato perché la procedura nell’effettuare i calcoli prende in considerazione l’anno indicato sulla denuncia/pratica.

Ovviamente ci sarà l’obbligo di generare un ruolo specifico in quanto i testi e i modelli dovranno essere quelli dalla TRSU e non quelli della TARES.

 

73.Comuni italiani già a TIA

A fine 2012, i comuni passati a TIA, come previsto dal vecchio decreto Ronchi, sono stati solo 1.300 ovvero il 16%.

A titolo informativo si riportano qui di seguito alcuni enti che hanno applicato la TIA già dal 2005, molti dei quali clienti Studio K, a cui fare riferimento per avere eventuali suggerimenti:

-VENEZIA – 270.000 abitanti (particolarità: località turistica);

-REGGIO NELL’EMILIA – 160.000 abitanti;

-CAVRIAGO (RE) – 10.000 abitanti (particolarità: zona industriale estesa);

-LUZZARA (RE) – 9.000 abitanti;

-BIBBIANO (RE) – 10.000 abitanti;

-Quasi tutti i comuni della provincia di Reggio Emilia (particolarità: tramite il gestore dei rifiuti);

-SERRAVALLE SCRIVIA (AL) – 6.000 abitanti (particolarità: outlet);

-MULAZZANO (LO) – 6.000 abitanti;

-MERCATO S. SEVERINO (SA) – 20.000 abitanti (particolarità: università);

-ECOISOLA (BG) – consorzio che gestisce 5 comuni;

-COCCAGLIO (BS) – 8.000 abitanti;

-CALCINATO (BS) – 12.000 abitanti;

-NEMBRO (BG) – 12.000 abitanti;

-PESCATE (LC) – 2.000 abitanti;

-NOVARA DI SICILIA (ME) – 1.500 abitanti (particolarità: fino al 2011 gestito dall’ATO);

-BASICO’ (ME) – 700 abitanti.

 

(*) Esiste anche documentazione specifica.