Calcolo partita IVA |
Informazioni sulla codificazione delle società
L'identificativo di partita IVA, in Italia, si compone di 11 cifre, raggruppate secondo lo schema seguente: •le prime sette cifre rappresentano il numero di matricola del soggetto assegnato dal relativo ufficio provinciale, che si ottiene incrementando di una unità il numero assegnato al soggetto che lo precede; •le cifre dalla ottava alla decima indicano il codice dell'ufficio provinciale del fisco che ha rilasciato la matricola, generalmente corrispondente al codice ISTAT della provincia; •l'undicesima cifra, infine, rappresenta un codice di controllo, introdotto al fine di verificare la correttezza delle prime dieci cifre. Come si ottiene questo codice di controllo? Esso è il risultato della seguente formula: (10-T) mod T, dove "modT" esprime il tipo di aritmetica, che si chiama “aritmetica modulare”, con cui viene calcolato questo valore, e T è la somma di altri tre numeri: x, che è la somma delle prime 5 cifre della partita Iva in posizione dispari, y, che è il doppio della somma delle 5 cifre in posizione pari, e z, che corrisponde al numero di cifre che sono in posizione pari e che sono superiori a 5.
Ogni partita Iva è unica e non vi possono essere due partite Iva uguali in Italia. Si noti che il numero della matricola è univoco solo nell'ambito dell'ufficio provinciale che lo ha emesso: pertanto possono essere presenti due uguali numeri di matricola, ma afferenti ad uffici provinciali diversi (e quindi determinanti due diversi numeri di partita IVA). In questo caso la differenza tra queste due partite Iva sarà comunque assicurata dalla differenza dei due codici relativi ai due differenti uffici provinciali cui le due partite Iva sono legate (le cifre 8,9, e 10 della partita Iva) e dalla differenza del codice di controllo finale.
Sfuggono a questa regola di attribuzione della matricola i soggetti afferenti direttamente alle istituzioni statali, militari, giudiziarie, le persone giuridiche, che hanno il numero di matricola iniziante per 8 o per 9. I soggetti diversi dalle persone fisiche non obbligati alla dichiarazione di inizio attività Iva (enti, scuole, poste, associazioni, circoli, fondazioni, condomini, parrocchie, chiese, ecc.), che non esercitano un’attività rilevante ai fini dell’Iva ma sono comunque obbligati a indicare il codice fiscale, ne devono fare richiesta a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia.
Tabella degli Uffici IVA
Considerare anche i seguenti codici particolari (non essendo infatti attribuibili direttamente ad una provincia): il codice 999 che identifica quei soggetti non residenti che presentano la domanda di registrazione direttamente in Italia (DPR 633/72 art. 35 ter), il codice 888 che identifica invece i soggetti che operano in regime di franchigia.
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